Scilla. Questione A3, le accuse del vice sindaco Mollica: “Serve un incontro per valorizzare il territorio”

Scilla (Reggio Calabria). Sono tante le criticità, che investono il territorio della cittadina della Costa Viola, appuntate sul taccuino del vice sindaco Domenico Mollica. Amministratore sempre attento e disponibile, Mollica analizza attentamente una delle principali problematiche: l’ammodernamento dell’autostrada. Già nel novembre 2008, l’attuale vice sindaco con delega ai Lavori pubblici, con la sensibilità che nel caso specifico lo contraddistingue ha affrontato lo scottante argomento. “Nella tratta Bagnara-Scilla-Santa Trada, convivono una serie di criticità: grossi disaggi agli utenti, gravi problemi ambientali, nessun impatto socio-economico per le comunità locali. – afferma Domenico Mollica – Nel dicembre 2008, 230 operai sono stati posti in cassa integrazione e mai più reintegrati. Nel maggio 2009 lo svincolo di Scilla è stato chiuso e arrivato l’inverno le frane hanno ostruito la Statale 18 e non solo, il paese sede fra l’altro di un ospedale, è rimasto completamente isolato. Nell’ottobre dello scorso anno, è stata inventata l’interdittiva antimafia. Con questa iniziativa tutte le imprese locali sono state estromesse. Allo stato attuale non esistono più imprese e nemmeno manodopera impiegata presso i cantieri operanti. Tutto è appannaggio dell’Impregilo. Se si aggiunge, a tutto questo che il territorio non ha goduto di alcuna opera di compensazione volta a riqualificarlo e a valorizzarlo, si ha l’idea generale dei benefici derivati da questa opportunità». Siamo tentati, dice l’esponente dell’esecutivo Caratozzolo, ad andare oltre chiedendoci: che fine ha fatto il primo progetto relativo alla svincolo di Scilla la cui realizzazione avrebbe, anche, consentito l’allargamento dell’attuale cimitero?; che fine ha fatto l’intesa per la realizzazione della strada che avrebbe consentito una più razionale comunicazione con la contrata di Jeracari e la Statale 18?; perché non si è voluta trovare la soluzione per consentire la discarica a mare di tutto il, compatibile, materiale di risulta che avrebbe notevolmente contribuito al ripascimento delle spiagge? L’attenzione del vice sindaco Mollica si sposta alle stradine interpoderali. Opera dei precedenti lavori autostradali degli anni 70 oggi notevolmente danneggiate e alcune totalmente intransitabili creano grandi disaggi ai possessori dei terreni”. “Non è più tollerabile il continuo scarica barile tra il V e il VI macrolotto del quale il sottoscritto in diverse occasione ha dovuto prendere atto e della mancanza in modo particolare del V macrolotto più volte sollecitato in relazione alla questione della strada del torrente Scirò. – rimarca il vice sindaco – dove sono i Verdi e gli ambientalisti relativamente al disastro ambientale del territorio in modo particolare, dei torrenti che sono stati irrimediabilmente saccheggiati e disastrati? Cosa ci rimane? Il mare! Avvelenato dagli incontrollati scarichi degli inerti con i loro potentissimi e velenosissimi additivi. A questo punto, auspico, insieme a tutta l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Caratozzolo, un imminente incontro con tutte le parti in causa per riconsiderare i vari aspetti del problema e conseguentemente individuare delle idonee soluzioni volte a valorizzare il territorio del Comune”.

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