Tripodi (Gruppo Misto): “Scopelliti e Squillacioti devono rilanciare l’ospedale di Melito”

Reggio Calabria. “Il governatore Scopelliti promise durante la campagna elettorale per le regionali che, se eletto, l’ospedale Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo  non solo non sarebbe stato ridimensionato, ma addirittura ‘rilanciato alla grande’. Affermazioni di un certo spessore, soprattutto se a pronunciarle è il futuro presidente della Regione che attualmente ricopre l’incarico di commissario ‘ad acta’ alla Sanità”. Lo sostiene il consigliere regionale del Gruppo Misto Pasquale Tripodi, secondo cui: “Eletto Scopelliti, vi è stata soddisfazione e gioia di coloro i quali operano all’interno dell’ospedale di Melito e dei cittadini utenti dei servizi che esso eroga. Avranno pensato: finalmente il ‘Tiberio Evoli’, il più antico e prestigioso ospedale calabrese, tornerà ad essere un centro di eccellenza così come era stato in passato. E non nascondo che anch’io fui compiaciuto dalle dichiarazioni dell’allora candidato a presidente della Regione, non solo come politico ma innanzitutto in qualità di medico che ha vissuto e conosce molto bene la realtà territoriale, le professionalità in servizio e le potenzialità del nosocomio melitese”. “Purtroppo – seguita Tripodi – , a distanza di più di un anno dalle elezioni regionali, la realtà è ben diversa. Il Piano Sanitario regionale definisce il ‘Tiberio Evoli’ ospedale generale. L’associazione dei sindaci lo indica come ospedale satellite agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Non intendo entrare nel merito della scelta operata dai sindaci e dalla dirigenza, però vorrei che il presidente Scopelliti spiegasse, in termini pratici, in cosa consiste la sua idea di ‘rilancio alla grande’ del nosocomio di Melito, stante la situazione attuale. I reparti di Medicina, di Dialisi e il Pronto Soccorso necessitano di personale medico ed infermieristico; Chirurgia è sprovvista da mesi del primario e, malgrado ciò, i colleghi con abnegazione e spirito di servizio garantiscono la funzionalità del reparto; il servizio di anestesia è costretto a far fronte agli interventi programmati e di urgenza con appena quattro medici anestesisti; Ortopedia non è messa in condizione di poter operare a regime; gli altri reparti e servizi stanno per essere accorpati o definitivamente chiusi. Dulcis in fundo, nel reparto di Radiologia la TAC, per mancanza di una pompa di infusion,e non può nemmeno eseguire esami con mezzo di contrasto. A questo punto mi chiedo, dal momento che l’ospedale ‘Tiberio Evoli’ è considerato un ospedale generale, ossia secondo il piano di rientro una struttura sede di Pronto Soccorso e di specialità diffuse, quali sono le proposte di Scopelliti inerentemente alle sue affermazioni in campagna elettorale. Inoltre, vorrei sapere dalla dottoressa Squillacioti, commissario straordinario ASP di Reggio Calabria, in vista del termine obbligatorio fissata al 5 agosto per la presentazione del piano aziendale se e con chi intende confrontarsi circa l’offerta sanitaria ospedaliera dell’ospedale di Melito dato che a tutt’oggi non risulta che abbia convocato né i sindacati né la conferenza dei sindaci e neppure altri soggetti istituzionali. A meno che la dottoressa Squillacioti non ritenga opportuno aprire un dialogo in merito alla questione il 4 agosto in prossimità della scadenza”. Conclude Tripodi: “Sia il commissario ‘ad acta’ alla Sanità Scopelliti sia il commissario straordinario dell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria Squillacioti, valutino la necessità che il ‘Tiberio Evoli’ riprenda le proprie funzioni originarie su una considerazione oggettiva delle risorse dell’ospedale e del servizio che rende alla popolazione di Melito e delle zone limitrofe. Una struttura pubblica, come quella di Melito, di riferimento per tutto il comprensorio della fascia jonica della provincia reggina, deve essere potenziata e riqualificata”.

 

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