Pinerolo. A guardare la discesa dal Colle di Pra’ Martino non poteva che vincere lui, che di illustri connazionali campioni nella discesa libera ne ha a bizeffe. Edvald Boasson Hagen ha trionfato, in solitaria, a Pinerolo, dopo 179 km infarciti dalle ascese del Monginevro, del Sestriere e dei sette chilometri di Pra’ Martino. Ha divorato la discesa come fosse un Lasse Kjus o un Aamodt dei bei tempi, ha seminato l’olandese Mollema e parcheggiato – letteralmente, visto che è finito nel cortile di una piacevole casetta sulle pendici di Pra’ Martino – il francese Hivert. Ha meritato la vittoria dopo esser stato beffato ieri dal connazionale Hushovd. Voleva la rivincita e l’ha ottenuta. In fuga insieme ad altri 13 avventurieri di giornata, il norvegese ha attaccato sulle rampe dell’ultimo Gpm di 2^ categoria, a 8 chilometri dall’arrivo, ha affrontato in testa la discesa ed è stato il più forte. Discesa che oltre alla difficoltà di curve di vario raggio e strada stretta ha aggiunto anche la visibilità difficoltosa, con un alternarsi di zone all’ombra e chiazze di luce.
Il gruppo dei migliori si è studiato, ha lasciato fare la fuga perché non destava preoccupazioni per la maglia gialla Voeckler. Poi, l’erta finale. Non impossibile, ma ci ha provato lo stesso Alberto Contador. Due scatti che non hanno fatto la differenza, tutti i migliori sono stati pronti a rispondere, compreso Basso. Ma il bello dello spagnolo è che interpreta questo 2011 nell’ottica dello spettacolo per il pubblico. Davanti a tatticismi esasperati come quelli del Tour 2010 è un Contador diverso: attacca, azzarda, prova. Si è buttato in discesa con la voglia di inventare qualcosa e recuperare ancora secondi sui diretti avversari. E in parte c’è riuscito. L’alleanza con l’amico Samuel Sanchez gli ha fatto guadagnare 12″ al termine della discesa, ma più numerosi e meglio organizzati erano gli inseguitori: i fratelli Schleck, Cunego, Evans sono riusciti a ricucire lo strappo e riprendere Sanchez e Contador in vista degli ultimi 200 metri. Domani sarà grandissimo spettacolo, annunciato, promesso, firmato Contador.
Chi ancora una volta esce malconcio dalla discesa della tappa odierna è Ivan Basso, in ritardo rispetto al gruppo Contador come anche Voeckler, finito nello stesso cortile che ha “accolto” Hivert, per la maglia gialla 27″ persi da Evans e Contador.
Colle dell’Agnello, Izoard e Galibier saranno i giudici delle ambizioni gialle dei protagonisti di questo Tour, con la certezza che lo spettacolo e il divertimento saranno assicurati da un Contador in formato super.
Fabiano Polimeni