Da Imbalzano una mozione contro la sostituzione del corridoio 1 “Berlino-Palermo”

Reggio Calabria. Una mozione che confuti radicalmente la ventilata intenzione della Commissione U.E di sostituire, con la proposta di bilancio “Europa 2020”, il corridoio 1 “Berlino-Palermo” con il corridoio 5 “Helsinki-La Valletta”. L’iniziativa è del consigliere regionale Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) per il quale “questo disegno contraddice platealmente gli stessi principi dell’integrazione europea”. Tra le azioni di contrasto, l’esponente del centrodestra individua “la necessità di creare il massimo delle sinergie istituzionali tra i Governatori della Calabria, della Sicilia, della Basilicata e della Campania e di coinvolgere la numerosa (ben 20 deputati) rappresentanza parlamentare europea eletta nelle regioni interessate per intervenire nella modifica delle scelte della Commissione UE. Ancora, sensibilizzare l’intero Governo ed in particolare sia il Ministro Matteoli, rappresentante dell’Italia in seno al Consiglio d’Europa in materia dei trasporti, che l’on. Tajani, rappresentante del Governo in seno alla Commissione Europea di cui è vice Presidente e Commissario per l’Industria e l’Imprenditoria. Tutto questo – spiega Imbalzano- con un unico obiettivo: far sì che il Consiglio regionale modifichi questa scelta ormai in itinere, cosi penalizzante per il Mezzogiorno d’Italia”.
Necessità queste che Imbalzano motiva sulla base di alcune considerazioni. “La nuova rete di priorità infrastrutturali sarà certamente definita nei prossimi mesi, previo un laborioso confronto tra Commissione stessa, Parlamento e Consiglio d’Europa. Quella attualmente ipotizzata porterebbe, inevitabilmente, alla marginalizzazione di buona parte della Regione Campania, nonché della Basilicata, Calabria e Sicilia. Ancora, è forte la consapevolezza che tali eventuali scelte costituirebbero un colpo mortale alle già scarse possibilità di rilancio del tessuto economico di gran parte del Mezzogiorno e della Calabria in particolare, a partire dal porto di Gioia Tauro. Da qui – conclude Imbalzano – l’urgenza di assumere le più opportune iniziative per opporsi a questo perverso disegno, reinserendo l’asse Napoli-Palermo e il Ponte quale opera prioritaria per rompere il sottosviluppo dell’Area Metropolitana dello Stretto”.

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