Sial Servizi. Il personale continua ad essere in attesa della ripresa del lavoro

Catanzaro. I dipendenti della Sial servizi attendono da troppo tempo la ripresa del lavoro. Nonostante l’interessamento della Regione Calabria, il personale è ancora fermo e aspetta risposte più concrete sul suo futuro. Gianvincenzo Petrassi, segretario generale Uil Temp Calabria, spiega così lo stato d’incertezza in cui sono costretti a vivere i lavoratori insieme alle loro famiglie: “I dipendenti Sial non lavorano dal mese di settembre 2009, pur avendo svolto la loro attività per ben cinque anni a supporto dei Servizi veterinari di tutte le Aziende sanitarie calabresi. Nonostante le molte rassicurazioni sul loro reinserimento, la situazione vive un momento di stallo. Seguo la vicenda da molti mesi – prosegue il dirigente sindacale – e ho avuto incontri proficui con diversi esponenti della Giunta e con il direttore generale del dipartimento “Presidenza Giunta regionale”, Francesco Zoccali. Il primo incontro è avvenuto con l’assessore all’Agricoltura Michele Trematerra, il quale ha condiviso il reinserimento dei lavoratori Sial. Semaforo verde anche da parte dell’assessore al Lavoro Francescantonio Stillitani. Quest’ultimo si è attivato in modo particolare per l’avvio di un percorso utile al loro reintegro”. Dopo questi incontri, però, il dialogo intrapreso con i due esponenti della giunta ha subito uno stop. Sono quindi seguiti due sit-in insieme ai dipendenti sotto la sede della Presidenza, a Catanzaro; sit-in che hanno portato ad un appuntamento col direttore Zoccali. “Anche l’alto dirigente – spiega Petrassi – ha dato l’assenso per un iter che porti i dipendenti Sial a riprendere il loro servizio, dando così prospettive concrete sul loro futuro lavorativo”. “Zoccali – spiega Petrassi – ha capito fin da subito le difficoltà che ogni giorno i lavoratori sono costretti ad affrontare e ha riconosciuto l’ottimo servizio svolto da questi ultimi durante la loro attività quinquennale a supporto dei Servizi veterinari». «E’ dal mese di giugno, però, che dalla Regione non arrivano più notizie”. Petrassi riconosce la disponibilità dimostrata fino a questo momento da tutte le parti in causa, «ma ora servono azioni più concrete. Restare senza lavoro comporta notevoli disagi e attendere oltre aggraverebbe una situazione già difficile. Occorrono risposte – conclude il dirigente della Uil – per non lasciare a metà un ottimo dialogo instaurato con i vari esponenti della Giunta, ma soprattutto per evitare che aumenti il già notevole disagio dei lavoratori. Attendere oltre non si può e restare ancora senza lavoro potrebbe sfociare in azioni di protesta e di lotta per la difesa di un sacrosanto diritto”.

 

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