San Lorenzo del Vallo. Futuro e Libertà: “In Calabria il partito è senza qualità e gestito in modo privato”

San Lorenzo del Vallo (Cosenza). Di seguito una nota di Ivan Tiso, Ivana Cosimina Aita, Daniele Scorza, Valerio Cipolla, Damiano Piragine, Michele Imbrogna, Amos Prina, Denise Ciliberti, Giuseppe Iantorno, Francesco Cimino, Gilda Grande.

Il Gruppo consiliare di maggioranza del Comune di San Lorenzo del Vallo e il locale circolo di Futuro e Libertà per l’Italia, dopo una approfondita valutazione, dichiara di non riconoscersi più nella linea politica di un partito che da tempo ormai ha smarrito le originarie ragioni poste alla base della sua costituzione. Un partito che non riesce a radicarsi nel territorio e che non riesce a raccogliere il consenso dei tanti calabresi che sperano in una seria alternativa al PdL e al suo sistema di potere. Inutile negare ciò che è sotto gli occhi di tutti. FLI in Calabria è già un partito vecchio, senza un progetto credibile e senza qualità. Può definirsi coerente e seria una politica che alle elezioni amministrative ha impedito, anche laddove era possibile ogni tipo di alleanza con l’UDC, con lo stesso partito con il quale oggi è pronto a sottoscrivere un accordo politico senza pretendere dallo stesso UDC comportamenti coerenti ? Ciò significa che di fatto FLI si troverà ad essere alleato del PdL senza che una volontà in tal senso sia stata mai espressa. Mi chiedo come potrà FLI criticare la politica del governo regionale se l’UDC, principale alleato di FLI, è il partito che contribuisce a determinare tale politica? Chi e dove è stato deciso questo cambiamento di linea in Calabria ? Con il Terzo Polo FLI legittima l’anomalia calabrese in base alle quale l’onorevole Napoli ha impedito di sostenere Occhiuto a Cosenza. E’ un partito che, al di la delle belle dichiarazioni di intenti, persegue logiche di potere personale e che si affida ad imprenditori che scimmiottano Berlusconi. Le conferenze stampa a casa Grandinetti ricordano le cene del lunedì di Arcore contro le quali Gianfranco Fini ha sempre manifestato il proprio disappunto. Un partito non è un fatto privato, ma collettivo e pubblico e questo particolare sembra essere sfuggito ai coordinatori regionali. Un partito dove non si discute, ove il confronto di idee è una pratica sconosciuta, mentre è consolidata la prassi della criminalizzazione del dissenso non è il partito che ha concepito Granfranco Fini. Noi confermiamo la nostra stima in Angela Napoli e rimaniamo comunque nel partito ma vorremmo sapere da lei se le notizie apparse sulla stampa calabrese lo scorso aprile 2011 circa i presunti rapporti tra il vice coordinatore regionale di FLI e un ex consigliere comunale di Lamezia Terme di recente arrestato per omicidio sono vere o destituite di fondamento?

 

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