Reggio Calabria. Mercoledì sera tre autori, editi da Città del Sole Edizioni, hanno ragionato sul concetto di libertà, sul piano individuale, sociale e religioso. Giulia Di Marco e il suo “Il rospo nel pozzo”, Ida Nucera e il dialogo con Monsignor Bregantini “Sette lampade tra pietre e stelle” e “Ci sono storie di donne” di Nando Primerano, i titoli e gli autori presentati dalla giornalista Emanuela Martino ai presenti. Libertà cercata sin da bambina, per Giulia di Marco, e che l’autrice ha finalmente ritrovato nella scrittura. Le conquiste che nascono con l’impegno civile, il sacrificio per la giustizia e la democrazia, invece, nelle figure femminili più o meno note di Primerano. Silvia Baraldini, Vera Cavallaro e Norina Ventre “mamma Africa” gli esempi più fulgidi dell’Italia nostra Calabria. Senza dimenticare le vittime del conflitto israeliano palestinese, e le donne perseguitate per pregiudizio e per fedeltà ad ideologie estremiste. E’, invece, “grazie” la parola chiave del dialogo di Ida Nucera con il Vescovo Bregantini. “La scommessa di oggi – ha detto l’autrice – è quella di evangelizzare la precarietà. Essere liberi è una conquista che non matura dal compimento di grandi gesti, ma dai piccoli che siamo in grado di produrre nella quotidianità”. Plauso alle iniziative di pierre da parte di Franco Arcidiaco, editore di Città del Sole, che ha salutato con parole di compiacimento l’apertura del nuovo centro culturale reggino. “Ci sono tre sentimenti che mi legano agli autori che ho pubblicato- ha dichiarato- e sono quelli dell’amicizia per Ida Nucera, dell’amore comune per Sebastiano Di Marco, padre di Giulia prematuramente scomparso e noto docente reggino, e quello dell’appartenenza politica a Nando Primerano. Ci avete chiesto di riflettere sul tema della libertà femminile – ha aggiunto, rivolgendosi agli organizzatori della serata – io credo che questa problematica sia da affrontare senza distinzione di generi e con la consapevolezza che la liberazione passa soltanto attraverso la cultura. E voglio portare a tutti l’esempio di una grande donna reggina che è Adele Cambria. Del resto – ha concluso – nella mia personale esperienza professionale posso attestare che già alcuni condizionamenti sono superati, essendo donne l’80% di figure con le quali la casa editrice ha modo di trattare sia come autrici che come aspiranti collaboratrici”. Pierre si è anche pregiato della presenza di Giusy Versace, la campionessa italiana di paraolimpiadi che si è recata in visita alla struttura, nonché di Giovanna Cusumano e Maria Stella Ciarletta rispettivamente Presidente della Commissione Regionale per le pari opportunità e consigliera di parità della Regione Calabria. “E’ straordinario essere donne in Calabria – ha affermato nel suo intervento Giovanna Cusumano. Il problema più grande che esse vivono è quello della precarietà del lavoro, che dalle nostre parti è spesso un diritto negato”. “Una serata che mi ha permesso di riallacciare i fili della memoria con il ricordo di alcune persone che sono state importanti, e lo sono ancora della mia vita – ha dichiarato la Ciarletta. Il riferimento va a Sebastiano Di Marco che è stato mio professore del Liceo e Adele Cambria, che è una donna eccezionale, una figura di cui si ha assolutamente bisogno nel panorama calabrese e nazionale”. Prossimo appuntamento con le iniziative del centro, venerdì 5 agosto, alle ore 15.30 con Ugo Sabatello e il suo “Sviluppo antisociale: dal bambino al giovane adulto, una prospettiva evolutiva e psichiatrica – forense” edito da Cortina Editore.
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