Cosenza. Coordinamento Precari: “Non sanare la posizione dei lavoratori Asp produrrebbe una vera macelleria sociale”

Cosenza. Di seguito una nota del Coordinamento Precari Calabria.

Ci rivolgiamo al presidente Scopelliti, al presidente Talarico, al sottosegretario all’Economia Gentile, al vice ministro Misiti, al sottosegretario Belcastro, al capogruppo del Partito Democratico, Principe, a quello di Sinistra Ecologia e Libertà, Aiello: bisogna sanare la posizione dei 540 lavoratori dell’Asp di Cosenza a rischio di illegittimità. Le osservazioni formulate sinora da alcuni organismi rischiano di produrre una vera e propria macelleria sociale: non osiamo immaginare cosa significhi mettere 540 famiglie sulla strada, oggi, in Calabria. Si tratta di lavoratori che sono utili e preziosi per l’azienda USL in cui lavorano, che è quella di Cosenza e che sono stati inseriti sulla base di un precariato duro e difficile. Il legislatore regionale, nella passata legislatura, ha sbagliato, disattendendo la delibera della Giunta Regionale del 2008 che era aderente ai principi della legge 296/06 e della legge 244/07. Noi pensiamo che il Consiglio regionale possa e debba rivedere la legge del 2009 sul precariato nella sanità, innanzitutto adeguandola alla legge dello Stato ( cioè la 296 e la 244) e prevedendo una sanatoria attraverso concorsi riservati per i lavoratori che vivono uno stato enorme di pressione. Ci rivolgiamo a maggioranza ed opposizione ed ai prestigiosi uomini calabresi di Governo, affinchè possano intervenire prontamente su una vicenda che rischia di divenire drammatica

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