Graduatorie borse lavoro. L’Unsic di Cosenza: “Era ora, dopo 5 mesi di silenzio della Regione”

Cosenza. Borse lavoro. Il rebus si avvia verso una soluzione.  Nella notte di domenica 31 luglio sono state rese note le graduatorie definitive degli ammessi all’agevolazione che prevede incentivi della Regione Calabria, nell’ambito di azioni integrate di politiche attive per il lavoro. Per diversi mesi i titolari delle imprese sono rimasti col fiato sospeso per la mancanza di comunicazioni da parte della Regione, impedendo così l’avvio effettivo del rapporto lavorativo con le nuove figure occupazionali. Anche l’Unsic (Unione nazionale sindacale e imprenditori e coltivatori) cosentina aveva fatto eco alle preoccupazioni delle tante imprese coinvolte ed il presidente provinciale Carlo Franzisi aveva scritto al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti e all’assessore regionale al Lavoro ed alle Politiche sociali, Francescantonio Stillitani, per mettere in luce “la situazione di stallo e di enorme difficoltà venutasi a creare per la mancanza di avvio delle borse lavoro. Dopo la pubblicazione delle aziende ammesse, sul Burc dello scorso 23 febbraio, alla quale è seguita la richiesta della Regione Calabria di conferma dei dati inseriti nella domanda, le imprese hanno provveduto ad individuare i soggetti lavoratori da impegnare nel progetto”. Finalmente, dopo cinque mesi di silenzio, la pubblicazione delle graduatorie definitive degli ammessi sul Burc n. 30 del 29 luglio. Per le aziende coinvolte l’attivazione delle borse lavoro prevede un contributo di 900 euro mensili per borsista, per un periodo di nove mesi, interamente erogato dalla Regione; per lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati è previsto un ulteriore contributo per altri due anni finalizzato all’assunzione dei borsisti. Il presidente Carlo Franzisi ha espresso “soddisfazione per l’esito positivo di una vicenda che ha messo in condizione di disagio sia i lavoratori destinatari degli aiuti sia l’organizzazione e le produzioni aziendali. Le borse lavoro rappresentano – conclude Franzisi – certamente uno strumento utile all’inserimento lavorativo di diversi giovani calabresi”.

 

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