Brancaleone. 65° anniversario di sacerdozio di Don Domenico Iiriti

Brancaleone (Reggio Calabria). Festa grande per il 65° anniversario di sacerdozio di Don Domenico Iiriti, ex parroco delle frazioni Razzà e Paese Nuovo del Comune di Brancaleone. Infatti, i fedeli delle due popolose frazioni si sono stretti al loro ex parroco per celebrare una data storica: il 65° anno di sacerdozio di un missionario che ha speso tutta la sua vita per predicare la parola di Cristo. Alla cerimonia erano presenti l’Arcivescovo della Diocesi di Reggio-Bova e Metropolita della Calabria, Mons. Vittorio Mondello, il Sindaco del Comune di Brancaleone Francesco Moio, il suo Vice e Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Benavoli, gli assessori Antonio Mediati, Giovanni Loris Leggio, Francesco Guarnaccia ed il Capogruppo di maggioranza Giuseppe Surace. In una Chiesa gremita in ogni ordine di posto ha celebrato la Santa Messa Mons. Modello insieme al titolare della Parrocchia Don Gianni Gullì ed altri confratelli. L’alto prelato, nel corso dell’omelia, ha evidenziato il grande impegno di Don Iiriti al servizio della comunità religiosa ponendo l’accento sulle doti umane e sul carisma che era riuscito ad avere sui suoi parrocchiani. Anche il Sindaco Francesco Moio, dal canto suo, ha espresso parole di elogio per la missione sacerdotale svolta dal Don Domenico Iiriti il quale ha lasciato in tutti quanti hanno avuto modo di stargli vicino un ricordo nitido e incancellabile. Don Domenico Iiriti è nato a Bova nel ’22. E’ stato ordinato sacerdote nel Duomo di Reggio Calabria il 29 giugno 1946 dall’Arcivescovo Monsignor Antonio Lanza. Ha frequentato il Liceo-Ginnasio presso il Seminario Pontificio Pio XI di Reggio Calabria dove ha avuto modo di seguire gli studi teologici acquisendo una formazione umana e spirituale per espletare la sua missione pastorale. Di carattere buono e riservato, profondo conoscitore dei problemi dei suoi fedeli, in modo particolare dei giovani, don Iiriti è stato l’anello di congiunzione tra il vecchio ed il nuovo per la sua costante disponibilità. Insomma è un patrimonio vivente della storia della chiesa in un’epoca non certo facile per i mille problemi e le tante incertezze di un territorio afflitto da mali atavici. E’ stato nominato Arciprete di Brancaleone Superiore Razzà nel ’53 nel periodo in cui l’abitato del vecchio borgo medievale è stato devastato, nell’anno 1953, da una terribile alluvione distruggendo gran parte dei fabbricati e delle infrastrutture. Ebbene, don Iiriti, nonostante le difficoltà di ogni genere, percorrendo strade scoscese, puntualmente, fino al 1957 tutte le domeniche e nelle altre ricorrenze, si è recato nel vecchio paese per celebrare le funzioni liturgiche alle poche famiglie che ancora vi abitavano e che per nulla al mondo volevano abbandonare le loro case. In 65 anni di sacerdozio ha svolto, anche la sua opera pastorale nelle Parrocchie di Palizzi Superiore, Africo, Pietrapennata, Staiti e Brancaleone Marina lasciando in tutti un buon ricordo.Giova ricordare che Don Iiriti è anche un bravo pianista tanto che questa sua passione musicale lo ha portato ad insegnare nelle scuole pubbliche formando intere generazioni di giovani. Infine, l’Amministrazione Comunale gli ha fatto omaggio di un’artistica targa a suggello del suo apostolato.

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