Reggio Calabria. “Reggio sta avendo adesso ciò che le spetta, sulla vicenda dei fondi Por la città era stata penalizzata, oggi fa la parte del leone perché adesso ha preso le risorse che non le sono state date 5 mesi fa”. Per un momento il governatore Giuseppe Scopelliti si sarà pure dimenticato di non essere più il primo cittadino, e di avere a fianco il neo sindaco Arena, durante la conferenza stampa fiume che questa mattina i due hanno tenuto a Palazzo San Giorgio. Oltre un’ora, in un mezzogiorno di un sabato maledettamente caldo, per annunciare i dettagli dell’elargizione dei Fondi Fas, già oggetto il giorno prima di una conferenza stampa a Lamezia. Scopelliti è voluto essere oggi qui per annunciare quanto è stato fatto per i reggini, e cioè quali opere sono state inserite nel piano per il Sud che riguardano la città di Reggio Calabria. E Scopelliti tira fuori dal cappello 333 milioni di buoni motivi. Tanti sono, in euro, i soldi che arriveranno in riva allo Stretto, praticamente equivalenti a un nuovo Decreto Reggio, si autocompiace il presidente della giunta regionale, che serviranno per cambiare il volto, ancora una volta, della città. Snocciola numeri alla velocità di un calcolatore: 120 milioni per la metropolitana di superficie, 200 milioni per l’interramento della Stazione Centrale e il prolungamento della passeggiata del lungomare fino al Calopinace, e 13 milioni per il completamento della diga del Menta. Oltre Reggio Calabria, 40 milioni arriveranno anche per la realizzazione della strada Sant’Ilario Gioiosa Jonica. “In un sol colpo – gongola il governatore, che oltre alle capacità amministrative dimostra dimestichezza anche con la matematica – 333 milioni di euro arrivano alla città di Reggio Calabria”. Con la tabellina del 9 ancora in mente, lancia il guanto di sfida a quanti gli fanno piovere addosso accuse ritenute pregiudizievoli: “Vi invito a rileggere le cronache degli ultimi 40 anni di questa Regione, e a contare tutte le somme date alla nostra città, vediamo che cifra fanno”. E che nessuno si azzardi ad accusarlo anche di “campanilismo”, Scopelliti previene anche queste ultime, scontate, accuse: “Reggio Calabria ha avuto le risorse così come le hanno avute gli altri, in passato Reggio non aveva nulla”.
Non solo, dei 1595 milioni che la Calabria ha avuto dai fondi Fas, sono stati impegnati al momento 723 milioni. “Altre regioni hanno impiegato questi soldi per la Sanità, noi no. Ci sarà una seconda tranche – annuncia Scopelliti – non solo per le infrasttrutture come la prima, ma dedicata anche all’ambiente, al lavoro, alla sicurezza e alle altre azioni che metteremo in campo”. “Un passo straordinario – riepiloga il governatore – in una fase storica in cui non ci sono risorse e sono in difficoltà tanti comuni. Questi soldi secondo me possono cambiare ancora di più e in meglio il volto della città”.
E vediamo più nel dettaglio quali sono queste opere infrastrutturali. Prima di tutto la metropolitana di superficie. “Ricorderete che la città fu chiamata all’ultimo minuto e non c’era tempo per spendere le risorse – spiega Scopelliti riferendosi alla vecchia giunta Loiero – e allora abbiamo recuperato i 120 milioni di euro previsti per la metropolitana di superficie”. La vedremo in servizio nel tratto compreso tra la Stazione Centrale e il Cedir, passando per il palazzo di Giustizia. Questo sarà il progetto pilota, capace quindi di attrarre immediatamente il denaro contante, poi seguiranno altri tapis roulant, nell’ottica di aumentare la mobilità sulla direttrice mare-monte, e la creazione di parcheggi sotterranei e multipiano. Seconda opera, la stazione Centrale sarà interrata, permettendo di “allungare” il chilometro più bello d’Italia, senza più soluzione di continuità dal Circolo velico fino al Calopinace. Terza opera, ma non certo in ordine di importanza, il completamento della diga sul Menta. A dire la verità, se l’opera fosse stata completata tutte le volte che è stato promesso, oggi saremmo invasi dagli “invasi” delle dighe in Aspromonte. L’ultima promessa in ordine di tempo quella dell’ex governatore Agazio Loiero, che prometteva nel 2007 il completamento entro il 2009. Calendario ebraico? Anche il sindaco Arena incalza il governatore su questo argomento, poiché il dissalatore, che ha costi non indifferenti di manutenzione e di servizio, creato dall’allora commissario straordinario Giuseppe Scopelliti per sopperire alla mancanza idrica, era stato pensato “temporaneo” per quei due anni di attesa. Logico quindi che anche il sindaco non veda l’ora di poter mettere in soffitta il dissalatore e aprire i rubinetti della diga del Menta: “La grande opera che attendiamo – rimarca Arena – è la definizione della diga sul Menta. E’ la nostra grande speranza perché l’acqua viene prima di tutto. Occorre mettere fine non solo alla carenza idrica ma anche ai costi importanti del dissalatore”.
Basteranno 13 milioni per completare l’opera, e soprattutto, quando sarà completata? Alla domanda dei cronisti Scopelliti, previa consultazione telefonica con l’ingegnere regionale, spiega che ci vorrà 1 anno e mezzo dall’appalto, quindi si sbilancia nell’indicare 2 anni per il completamento. Quanto all’importo i tecnici hanno assicurato il presidente della giunta che ok, il prezzo è giusto.
Discorso a parte per la questione del Porto di Gioia Tauro. “Perché mai avrei dovuto impiegare questi soldi del piano per il Sud per Gioia Tauro, quando il ministro è disponibile a dare una mano, se servono soldi, all’infuori del piano per il Sud?”. Scopelliti ricorda i suoi viaggi in Svizzera per convincere Aponte a credere ancora sul porto di Gioia e soprattutto rimarca di avere avuto il piano sostegno del ministro Altero Matteoli a trattare col numero uno di Msc.
Soddisfatto ovviamente, e non potrebbe essere altrimenti visto l’importo dei finanziamenti in arrivo, il sindaco Arena, che in merito alle opere da realizzare annuncia il parcheggio sotto piazza Garibaldi e un sistema avveniristico per il treno che collegherà la Stazione al Cedir, senza binari e su strada. Ancora sul tema dell’acqua il sindaco annuncia nei prossimi giorni una conferenza stampa sulle misure da adottare contro l’evasione di chi non paga l’acqua: “Abbiamo ridotto il canone, ma prima di chiedere sacrifici ai cittadini è giusto chiedere il conto a chi non paga”. Ultima stoccata di Scopelliti agli avversari: “Io in otto anni dal governo nazionale ho avuto circa 235 milioni di euro, adesso ne arrivano 333 in un sol colpo, i soldi c’erano anche quando governava il centrosinistra, ma i soldi non sono stati mai assegnati. Due modi di fare politica, uno è parlare, e in questa città c’è ancora chi parla, ma i cittadini premiano chi fa”.
Fabio Papalia