Polemica sugli studenti reggini. Il presidente Raffa: “Niente pregiudizi”

Reggio Calabria. “Per capire la Calabria e i suoi abitanti bisogna far ricorso all’antropologia: non a quella che si basa sulle tesi di Cesare Lombroso, quanto, piuttosto, allo studio sull’uomo della Magna Grecia di cui i reggini e i calabresi sono degni eredi. Rispetto a questa certezza, non ci sono provocazioni che tengano: neanche se provengono dall’assessore alla Pubblica Istruzione della nobilissima provincia di Vicenza”. Lo afferma il Presidente dell’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, il quale, senza alcuna polemica, intende inserirsi nel dibattito avviato dalla signora Morena Martini.
“Il reggino è un territorio – dice ancora Raffa – che, come in passato, continua a dare i natali a persone di straordinaria intelligenza nonostante gli abitanti di questa terra, rispetto agli italiani del Nord, oggi giorno, sono costretti a fare i conti con gli atavici problemi nati con lo Stato unitario. Il Mezzogiorno – dunque anche i reggini e gli antenati dei ragazzi che hanno conseguito la maturità con il massimo dei voti e con la lode – ha contribuito, sia con le braccia sia con i cervelli, a lanciare l’Italia sullo scenario socio – economico internazionale, ed è stato artefice del protagonismo nella formazione dell’Unione Europea. Come italiano mi sento orgoglioso quando un veneto o un padano si distinguono in positivo, esaltando così le eccellenze, studentesche o professionali, della loro terra. Fatti del genere, in noi meridionali, non producono né gelosie né sospetti. Anzi, fanno sentire orgogliosi del protagonismo di tutti i nostri connazionali: dal Brennero a Lampedusa, passando dalla Puglia fino a giungere allo Stretto di Messina. In un mondo in cui la vita sociale, politica, culturale è diventata un continuo conflitto, anche all’interno delle piccole comunità, le cose positive sono guardate con sospetto, mentre gli episodi che disaggregano, come la criminalità organizzata o lo smembramento della famiglia, rappresentano quasi un collante per quanti vivono nell’ambito di uno stesso Paese. I risultati esaltanti ottenuti dagli studenti del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” non sono casuali, ma frutto dell’impegno del corpo docente e dell’intero apparato pedagogico – amministrativo, e della costante applicazione dei ragazzi che, attraverso lo studio, si candidano ai vertici della futura classe dirigente nazionale. Cervelli e professionalità che da sempre troviamo nell’alta burocrazia, anche veneta, e nei centri di sapere italiani ed europei. Altro che accesso agli atti. All’Assessore Martini – termina il Presidente Raffa – rivolgiamo l’invito di scendere a Reggio, così potrà rendersi conto del valore dei nostri studenti e cancellare così eventuali pregiudizi e sospetti nei confronti degli abitanti di uno stesso Paese che devono riconoscersi in una sola bandiera e in un’unica Costituzione. Quella Repubblicana”.

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