Melicuccà (Reggio Calabria). Una nuova veste grafica per “I primi 40 anni del Pci a Melicuccà” di Antonio Francica. Il testo del sindacalista della Cgil, di cui ricorre l’undicesimo anno della scomparsa, racchiude le vicende politiche e sociali che abbracciano quaranta anni trascorsi all’ombra della falce e martello. Simbolo dei lavoratori e soprattutto dei contadini. Il percorso dei contadini verso l’acquisizione dei propri diritti, di una casa decente in cui vivere di un salario più equo, della possibilità di mandare i figli a scuola, di una sanità più sana. Sono i temi a cui Antonio Francica ha dedicato la sua esistenza, partecipando in prima fila a tutte quelle manifestazioni incentrate al riscatto sociale della gente di Calabria. Il sindacalista, per quasi mezzo secolo è stato il leader delle forze politiche di sinistra di Melicuccà. Conosciuto e stimato per le sue doti umane, Francica è stato un vero punto di riferimento a cui molti si sono rivolti (dagli anni bui del dopoguerra fino agli anni Novanta), per un consiglio, per chiarimenti, per una mano d’aiuto. Non ha mai rifiutato niente a nessuno. Per la sua attività sindacale, Francica passerà alla piccola storia di casa nostra sia per l’impegno profuso che per le battaglie sostenute a favore delle raccoglitrici di olive, degli anziani e dei contadini in generale. Segretario sezionale della Cgil, Antonio Francica ha partecipato per lunghi anni alla vita amministrativa cittadina in qualità di consigliere comunale, ricoprendo anche la carica di vice sindaco. Legato da vincoli profondi al suo paesello, fu sempre circondato da grande calore e ammirazione da parte dei compagni di partito e soprattutto, da parte dei giovani che ricordano il suo insegnamento morale e politico come l’occasione di un’esperienza formativa e umana, veramente incomparabile. Così come testimonia il prof. Francesco Versaci: “Il compagno Francica fu un uomo integro e autentico nei suoi sentimenti, nella sua passione politica, nello slancio e nella caparbietà con cui ha difeso le sue idee insieme ai valori in cui credeva”. Il testo del compagno “’Ntoni” racchiude la vitalità organizzativa e la reputazione della Cgil affidate in grande misura a chi, con impegno ed abnegazione la fanno vivere, lavoratrici e lavoratori del sindacato. Un mestiere che il sindacalista di Melicuccà, ha saputo svolgere con creatività e indipendenza, ma soprattutto con coraggio e grandi valori umani. Lo si può considerare come un artigiano sociale, laddove nel rileggere “I primi 40 anni del Pci a Melicuccà” emerge uno spaccato di vita cittadina, condizionata piuttosto dai “padroni” che dalle circostanze storiche. Per oltre quaranta anni, il buon compagno ‘Ntoni, ha intrecciato la sua attività alle vicende politiche di Melicuccà. Svegliando le coscienze, impegnandosi in prima persona per fare ottenere i diritti ai contadini, alla riconquista di quelle terre dal profumo accattivante, piene di sacrifici, ma sempre profumate. Il profumo di quell’humus che gli si sentiva addosso. Quell’odore particolare della magica terra di Calabria, spesse volte avara, ma tuttavia venerata dalle classi contadine. In questo modo anche il lettore si ritrova “dentro” i fatti, non vede le cose dall’alto, già chiare e sistemate, ma sempre dal basso, dal punto di vista temporaneo che poteva avere il nostro sindacalista, allorquando decise di mettere nero su bianco e lasciare alle nuove generazioni una traccia di storia politica paesana di cui furono protagonisti i loro avi.
Antonio Ligato