Reggio Calabria. Questa volta lo scandalo dei furbetti del parcheggio non investe la Calabria, e men che meno la punta dello Stivale, dove sembra si concentrino sempre ben volentieri le attenzioni e le pruderie della stampa nazionale a caccia di scoop a buon prezzo. Questa volta la notizia viene da Genova, dove è stato scoperto che degli 8 mila pass gratuiti rilasciati ai disabili per il parcheggio, uno su otto è intestato a un morto. Questa volta, statisticamente, è impossibile che i furbetti fossero tutti calabresi. Quanto ai furbetti reggini, però, sono in corso i controlli e i riscontri della Polizia Municipale, volti a monitorare e reprimere l’eventuale abuso del pass. Dalle prime indiscrezioni sembra che i casi di pass intestati a persone decedute e non restituiti all’amministrazione siano pochi, fenomeno non paragonabile insomma al capoluogo ligure. Parecchi, invece, sono i casi di abuso. Casi in cui il disabile resta a casa, mentre il parente va in giro con l’auto e parcheggia utilizzando il pass per motivi strettamente suoi personali, che nulla hanno a che fare con la disabilità dello sfortunato congiunto. Professori e professoresse, in particolare, parcheggiano l’autovettura in prossimità degli istituti scolastici dove prestano servizio. Tema per casa: “Non si parcheggia usando il pass disabili per andare a lavoro”.
Fabio Papalia