Lamezia Terme (Catanzaro). In una lettera inviata al Corriere della Sera per tentare di difendere l’indifendibile, cioè le sue scelte di tagliare fondi ai poveri per finanziare Miss Italia ed un’emittente radiofonica nella quale lui stesso si regala un’ora al giorno di “svago”, Giuseppe Scopelliti, presidente della Regione Calabria, ha finalmente evitato di parlare per ammiccamenti ed ha messo faccia e firma sotto le sue calunnie. Ha sostenuto che «Il Direttore del Corriere della Calabria» è «personaggio già noto alle cronache giudiziarie calabresi che, nel tempo, ha intrattenuto una serie di incarichi professionali “lautamente ricompensati” proprio dalla Regione Calabria. Incarichi che, dal mio insediamento, non sono stati più rinnovati».
Con queste parole è lo stesso Paolo Pollichieni ad annunciare di avere querelato il presidente della giunta calabrese, Giuseppe Scopelliti: “Confermandosi un calunniatore – prosegue Pollichieni – Scopelliti è stato da me querelato. Dovrà adesso dimostrare, e gli lascio la più ampia facoltà di prova, le sue menzogne non avendo il sottoscritto avuto MAI, e sottolineo MAI, alcun rapporto con la Regione Calabria; non avendo ricevuto MAI, e dico MAI, alcun «incarico professionale dalla Regione Calabria» e, di più, non avendo MAI, e dico MAI, richiesto alla Regione Calabria alcun «incarico professionale». Quanto alle cronache giudiziarie che mi riguardano, sarà ancora Scopelliti a spiegarle al magistrato. Certo non ho mai ricevuto condanne, semmai ho incassato assoluzioni e risarcimenti anche da parte dello Stato. A questi aggiungerò quelli che la società editrice del “Corriere della Calabria” chiederà al Governatore”.
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