Brancaleone (Reggio Calabria). Il progetto relativo alla trasformazione dell’olio di colza e delle altre piante oleacee in genere, come combustibile alternativo, sta prendendo corpo e forma. Infatti, grazie all’iniziativa di due giovani imprenditori agricoli che operano nel territorio sono state costituite due società cooperative a mutualità prevalente i cui presidenti fondatori sono Domenico Serranò per l’Agrical con sede in Bruzzano Zeffirio e Bruno Careri con sede in Ferruzzano. Le stesse cooperative saranno costitutive di un consorzio denominato Agricoop con sede a Reggio Calabria. Il Consorzio avrà il compito di fornire alle cooperative i semi delle piante oleacee compatibili con i territori gestiti dalle stesse cooperative agricole. Non solo. Il Consorzio provvederà, altresì, alle cooperative aderenti, a fornire tutte le attrezzature che necessitano per la coltivazione dei campi, come trattori ed altre apparecchiature specifiche affidati in comodato agli operatori stessi. Il compito delle stesse cooperative sarà quello di conferire il prodotto al consorzio che attraverso un programma di investimenti, già in atto, provvederà ad installare nella località di Ferruzzano un impianto di spremitura del prodotto con conseguente raffinazione e degommazione (riduzione della viscosità) dell’olio per far si che sia più utilizzabile dai motori per biomassa (produzione di energia elettrica). In atto sono disponibili circa 400 ettari di terreno destinati a crescere a macchia d’olio dato l’interesse per questo progetto industriale. Per supportare le difficoltà iniziali degli agricoltori, la Società Euro Energy srl con sede a Milano, nella fase d’avvio, al fine di accompagnare e fornire assistenza a tutti i soci lavoratori ha stipulato una convenzione con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria per “analisi e monitoraggio di suoli per il miglioramento quali-quantitativo di biomasse vegetali ai fini energetici” in quanto lo sviluppo di energia rinnovabile basato su prodotti biologici aiuta ad incrementare i profitti di aree agricole e contribuisce ad un uso sostenibile delle risorse nel campo energetico. Di fatto – come si legge nella premessa della convenzione – “ci sono numerosi modi di generare green energy, ma solo l’energia di biomassa vegetale è considerata una valida ed eco-sostenibile alternativa al combustibile fossile”. Lo scopo della Società Euro Energy è quello di “investire per sviluppare green economy nelle Regioni del Sud Italia, utilizzando aree degradate, e non adatte all’agricoltura convenzionale, per produrre biomassa ai fini energetici. E’ un progetto ambizioso che non appena sarà realizzato sicuramente sarà un grande investimento per la Locride e la Calabria intera anche perché, da quanto risulta, è la prima iniziativa del genere in tutto il meridione d’Italia. La colza è una pianta che può adattarsi anche in zone collinari e scoscese e non ha bisogno di essere irrigata. In fase sperimentale si prevede una raccolta all’anno con l’intento di migliorare sviluppando potenzialmente anche due raccolte nel corso dell’anno. L’olio vegetale prodotto dai semi della pianta potrà essere utilizzato, dopo le varie trasformazioni, come biocarburante per i motori diesel. Infatti, il bioDiesel consente un risparmio nelle emissioni in atmosfera di anidride carbonica. E’ ottenuto dagli organismi vegetali, che sottraggono l’anitride carbonica dall’atmosfera attraverso la fotosintesi clorofilliana, per produrre nuova biomassa vegetale e, quindi, il bilancio netto dell’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera è nullo. Diverso è il caso dei prodotti di origine fossile: il petrolio ha origine dalla decomposizione degli organismi vegetali vissuti in ere geologiche lontane, per cui il momento della fissazione dell’anidride carbonica nella biomassa vegetale è lontano dal momento dell’emissione in atmosfera nel corso della combustione dei prodotti petroliferi ed il bilancio netto può essere considerato nullo. E’ doveroso precisare che “l’input” per dare vita a questa valida iniziativa sono il dottor Francesco Saladino, medico specialista in malattie respiratorie in servizio presso una struttura sanitaria della Lombardia ed il dottor Mario Cherubini, dottore commercialista. Il sogno coltivato da lungo tempo dal dottor Francesco Saladino (brancaleonese verace) e figlio del defunto Italio, ex Sindaco del Comune di Brancaleone, è quello dell’affermazione di questa iniziativa in quanto consapevole che il suo sviluppo possa contribuire ad arrestare la migrazione verso il nord Italia dei tanti giovani disoccupati che disperatamente lottano con tutte le loro forze alla ricerca di un posto di lavoro.
Agostino Belcastro