Reggio Calabria. La gestione della vicenda delle sedi dei gruppi comunali di opposizione di via Giudecca ci lascia sgomenti e attoniti. L’auspicio è che si tratti di un’insolazione, frutto di un’eccessiva esposizione ai raggi uva, altrimenti c’è seriamente da preoccuparsi.
Bisogna innanzitutto ricordare che, dopo la morosità accumulata dall’Amministrazione comunale nei confronti del padrone di casa (oltre due anni di affitto non pagati), il Comune stesso si è visto arrivare un atto di sgombero dell’immobile.
Come ogni buon inquilino che subisce uno sfratto, pertanto, il Comune ha provveduto al “trasloco” dei beni mobili, ovvero “effetti personali”, documenti, arredi etc dei consiglieri.
Fin qui nulla da eccepire, se non il mancato avviso dello spostamento dei suddetti oggetti ai consiglieri interessati.
Il colmo, tuttavia, si è raggiunto oggi, allorquando cioè il camion incaricato del trasloco ha trasferito il tutto a Palazzo San Giorgio, nello specifico presso l’androne centrale del Palazzo. Già proprio quel Palazzo dal quale, si spera soltanto momentaneamente, questa amministrazione cerca di allontanare l’opposizione.
Un vero e proprio indecoroso gran Bazar, quindi, una sorta di mercatino delle pulci all’interno della casa comunale che la dice lunga sul senso organizzativo di questa amministrazione. Anni di documentazioni acquisite, delibere, proposte, appunti personali e quant’altro messi in scatoloni ed esposti in bella vista nel corridoio centrale dove tutti possono vedere e magari metterci le mani. Proprio lì, in quel passaggio obbligato per i cittadini che hanno necessità di recarsi presso i vari uffici interni.
La situazione, oltre che grottesca, è, a nostro avviso, inaccettabile e vergognosa . Ci viene impedito, di fatto, di svolgere a pieno il nostro ruolo istituzionale poiché privati delle stanze, delle strutture e di tutti gli altri strumenti utili al nostro compito.
Quanto tempo ancora, ci chiediamo, dovrà rimanere questo cumulo di roba lì in attesa che si trovino delle stanze o dei locali da destinare ai gruppi consiliari? Una situazione mortificante che va denunciata con forza e va risolta urgentemente da chi si è assunto una pesante responsabilità e fin ora non l’ha saputa gestire in maniera corretta e democratica ma ha, invece, utilizzato schizofreniche manovre che non hanno prodotto nulla se non confusione e senso del ridicolo.
Vogliamo credere che sia tutta colpa del solleone…
Il portavoce del centrosinistra, Massimo Canale
I capigruppo:
Delfino, Rifondazione Comunista
Falcomatà, Partito Democratico
Liotta, Energia Pulita