Il Santo Padre Benedetto XVI in questi giorni è in visita in Spagna per la Giornata Mondiale della Gioventù, ed ha colto l’occasione con non poco coraggio e forza per ribadire la vera natura della crisi economica, che è innanzitutto crisi morale, “quando un’economia solo mercantile ha dimenticato l’etica”-, sollevando anche il problema del governo responsabile -“la responsabilità dell’Europa verso gli altri… per creare lavoro e proteggere il pianeta”.
Parole il cui eco desta una riflessione in tutti noi, ed in particolare nella Spagna che è travolta dalla crisi, con una disoccupazione giovanile ai massimi storici, il Santo Padre ha spronato gli spagnoli -“con il dinamismo che li caratterizza” mettendo in risalto “le profonde radici cristiane, molto feconde nel corso dei secoli”.
Tutto ciò in un momento in cui i mercati crollano, e la protesta sociale monta di ora in ora in tutta Europa.
Inoltre il Papa ha indicato in modo perentorio: “il nostro oggi è sbagliato”, perché perdendo il senso della dignità del lavoro in una logica di aberrante sfruttamento dell’uomo sull’uomo e sul pianeta, si arriva alla dissoluzione dei valori assoluti sui quali una società equa e solidale si dovrebbe fondare.
La ricerca della verità e dei valori veri – ha continuato Benedetto XVI – non può essere scambiata per intolleranza, ma sono il mezzo propedeutico del dialogo con gli altri.
In una Spagna laica e marxista con chiari segni di sconfitta non solo materiale ma anche morale, una parte di questa assume la posizione del figlio prodigo che sconfortato ritorna tra le braccia del padre.
Innanzi a tutto ciò, sembra inevitabile che la visita del Papa, sia vissuta da tutti i cattolici come l’inizio di una rivincita, soprattutto in piena crisi economica e finanziaria con i governi impantanati nel debito pubblico, la Giornata Mondiale della Gioventù, non può, non essere vissuta come una festa dell’identità cattolica, ma anche come un invito al dialogo con l’altro ed a ricostruire un’economia responsabile con solide basi etiche, abbracciando Cristo ed il suo Vangelo, affinché la finanza ed il lavoro siano strappate ad una filosofia economica nichilista che in Europa e nel mondo sta lasciando solo macerie e disperazione.
Fabio Arichetta