Reggio Calabria. Di seguito una nota di Giuseppe Marino, consigliere comunale del Partito Democratico.
Le notizie sulla deficitaria situazione finanziaria del Comune, purtroppo, non sono un venticello. La violenta perturbazione che sta per abbattersi è il risultato di una gestione dissennata delle risorse pubbliche, che ha depauperato le casse comunali, realizzando gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio di bilancio. Finalmente, stanno uscendo allo scoperto anni di governo della città, che ha privilegiato un modello gaudente, fallimentare, improduttivo, impegnato a realizzare una rete di consenso clientelare all’interno della quale hanno trovato comodo spazio consulenti e dirigenti esterni ben retribuiti, promoter di vario genere, procacciatori di eventi, società in odore di affari e non so che altro. A meno di soluzioni taumaturgiche o miracolistiche, la sessione di bilancio di previsione si annuncia abbastanza calda e le ragioni sono di tutta evidenza. Proporre a settembre uno schema di bilancio, presentandolo come atto previsionale e programmatico del 2011, appare una esercitazione filologica che mal si concilia con le finalità e l’essenza stessa del bilancio annuale di previsione che di norma si attesta su una proiezione temporale di un anno o poco meno. Una maggioranza che perde il suo tempo in polemiche sterili e di poco conto, incapace di organizzare per tempo le sedi ed il lavoro dei gruppi consiliari e delle rappresentanze istituzionali in genere, rallentando l’avvio dei lavori delle commissioni, segnatamente della seconda, preposta all’esame ed alla discussione del bilancio, dimostrando di non aver colto la estrema delicatezza del momento che il Comune sta attraversando o, peggio ancora, pensa di licenziare l’esame della proposta con una seduta lampo e di stampo burocratico. Questo perché persiste ancora la tentazione ad oscurare la reale situazione finanziaria con qualche raffinata operazione di maquillage, che renderebbe un pessimo servizio alla città, la quale ha bisogno, al contrario, di una grande e rivoluzionaria operazione verità, la sola capace di coinvolgere e chiamare a raccolta l’intero Consiglio in una responsabile azione di salvataggio del Comune, per la quale ci sentiamo seriamente impegnati, evitando i rischi di una gestione liquidatoria, fortemente penalizzante per ogni possibile strategia di ripresa e di sviluppo della città. Ci saranno pure pesanti responsabilità a carico di chi ha prodotto questa situazione di dissesto e di chi ha omesso di controllare e vigilare. Ma non saremo noi i giudici di queste responsabilità. Ci preoccupa, tuttavia, l’arroganza e la pervicacia con cui il vecchio sistema continua ad alimentarsi, lasciando la città in una profonda crisi economica e sociale, esausta, assuefatta, incapace di reagire per chiedere il rispetto delle regole, una inversione radicale di tendenza, trasparenza, efficienza, confronto, tutte precondizioni necessarie per organizzare una eventuale risalita. La città, a parte le sfavillanti incursioni da palcoscenico estivo affidate a RTL, registra, in tutte le sue articolazioni, una caduta verticale nelle attività economiche ed imprenditoriali, il terzo settore è agonizzante, il degrado delle periferie è sotto gli occhi di tutti, la disoccupazione ha raggiunto livelli non più sostenibili. E malgrado tutto ciò, alcuni assessori e consiglieri di maggioranza, continuano i loro trastulli estivi rilasciando interviste e dichiarazioni che sono lo specchio di una città immaginifica e mediatica, mettendo in evidenza la superficie ed il lato spettacolare, ignorando o, peggio ancora, sottacendo il profondo disagio, le sofferenze ed il malessere con cui è costretta a convivere gran parte della popolazione. Sempre, aspettando il bilancio.