Brancaleone. Iniziato lo studio dei terreni ideali per produrre l’olio di colza

Brancaleone (Reggio Calabria). Gli agricoltori del comprensorio di Brancaleone non vogliono perdere tempo per l’attuazione del loro progetto che potrebbe, in un futuro non molto lontano, stravolgere gli scenari di una regione, la Calabria, afflitta da una disoccupazione sempre in crescente aumento ormai scesa sotto il livello di guardia. Infatti, qualche giorno fa, presso la Sala delle conferenze dell’Agriturismo “Heracle” della cittadina jonica reggina, si è svolta una riunione preparatoria e informativa per gli agricoltori che intendono coltivare le piante oleacee in genere, in particolare la colza, il cui olio opportunamente trasformato potrà essere utilizzato come biocarburante per i motori diesel. E’ un’energia alternativa pulita, che non inquina, che non arreca danni alla salute dell’uomo in quanto il biodiesel consente un risparmio nelle emissioni in atmosfera di anidride carbonica. La sostituzione del gasolio con un carburante alternativo di origine vegetale ha, infatti, molteplici vantaggi i cui gas di scarico emessi in atmosfera hanno una qualità migliore di quella dei gas di combustione dei carburanti fossili. Non solo. A differenza del carburante fossile il biodiesel è prodotto a partire dagli organismi vegetali e non è, pertanto, soggetto ad esaurimento. Alla riunione hanno partecipato la professoressa Adele Muscolo e il dottor Carmelo Mallamaci del Dipartimento Gesaf (Gestione dei Sistemi Agrari e Forestali) dell’Univesrità degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria in base ad un’apposita convenzione stipulata tare la Società Euro Energy srl di Milano e la stessa Università, il Presidente del Consorzio Provinciale Agricoop Nicolò Paladino, il presidente della cooperativa Agrical, Domenico Serranò, della Cerealcoop Bruno Careri, numerosi soci, il dottor Francesco Saladino promotore dell’iniziativa del progetto ed il dottor Mario Cherubini, dottore commercialista. La professoressa Muscolo ha illustrato la fase operativa del progetto, mettendo in risalto l’importanza delle analisi chimico-fisiche e biologiche dei vari appezzamenti di terreno prima di effettuare la semina di piante per la produzione di biodiesel. Le fasi operative del progetto, che inizieranno dal 5 settembre 2011, prevedono le seguenti operazioni propedeutiche: sopralluogo e prelievo dei terreni; analisi chimico-fisiche e biologiche dei suoli presso il Dipartimento Gesaf; interpretazione dei risultati e individuazione delle colture da seminare; semina entro la fine di ottobre; raccolta – spremitura e trasformazione e produzione di biodiesel. In questa prima fase la Gesaf prenderà a campione 150 carotaggi(saggi) per stabilire, in base al terreno a disposizione degli agricoltori, quale tipo di pianta oleacea bisogna seminare in rapporto alla compatibilità del terreno stesso nonché a fornire le previsioni della biomassa vegetale prodotta. Naturalmente i soci delle cooperative hanno dimostrato viva soddisfazione in merito alla dettagliata relazione della professoressa Muscolo e si augurano che la loro scommessa potrà portare, una volta avviato il progetto, frutti copiosi non solo per loro ma per tutto l’indotto che il progetto stesso potrà sviluppare. Loro ci credono e nella piena consapevolezza che questo ambizioso progetto vedrà la luce quanto prima si augurano che altri agricoltori intraprendono questo cammino che sicuramente sarà foriero di tante soddisfazioni. Le istituzioni hanno il dovere di sostenerli ed aiutarli nel loro progetto che, se all’inizio può sembrare molto ambizioso, alla fine potrà rivelarsi produttivo per tutto il territorio. E’ doveroso evidenziare che gli agricoltori, in questa fase, sono guidati e supportati dalla Società srl “Euro Energy” per tutte le problematiche relative all’avvio della loro attività imprenditoriale.

Agostino Belcastro

Exit mobile version