Reggio Calabria. Di seguito una nota dei consiglieri comunali del Partito Democratico, Giuseppe Falcomatà, Nicola Irto e Giuseppe Marino.
La vicenda relativa all’istituzione delle Commissioni consiliari, ha suscitato in questi giorni, l’attenzione della stampa e dei rappresentanti politici cittadini. Molto si è detto e molto di più è stato scritto, in particolare in merito alla nomina del presidente della Commissione Controllo e Garanzia. Per dovere di cronaca e per amor di verità ci corre l’obbligo di puntualizzare la posizione del Partito Democratico sulla vicenda. Premettendo che l’avvocato De Caridi è persona onesta e professionista stimato, tant’è che proprio il centro sinistra lo propose quale Questore del Consiglio Comunale, l’indicazione di Demetrio Delfino come presidente della suddetta Commissione è frutto di un semplice, quanto elementare, ragionamento: il consigliere Delfino vanta, rispetto agli altri consiglieri, un’esperienza amministrativa maggiore, arricchita da un’attività politica meritevole e sempre attenta ai problemi dei cittadini. Ecco perché lo abbiamo ritenuto il candidato naturalmente più idoneo a svolgere questo compito. D’altra parte non eravamo a conoscenza delle intenzioni di De Caridi di fare il presidente, altrimenti avremmo aperto un ragionamento all’interno del centrosinistra. Ci saremmo aspettati, invece, che i consiglieri di maggioranza, per garbo istituzionale, si astenessero dal votare per una presidenza che spetta alla minoranza. Tuttavia, questo, rientra nella coscienza di ognuno ed anche in questo caso ci troviamo costretti ad evidenziare da parte della maggioranza, ad eccezione di qualcuno, un atteggiamento arrogante e muscolare che non favorisce certamente il dialogo. Nulla da eccepire, quindi, su De Caridi, ma non possiamo coprirci gli occhi di fronte alla nomina di un vice presidente in quota maggioranza. Su questo, probabilmente, ci sarebbe da riflettere parecchio. A proposito di Commissione, registriamo l’ennesima violazione dello Statuto ed in particolare dell’articolo 42, che prevede l’istituzione, tra l’altro, della commissione speciale permanente per il controllo della ragioneria. Non confondiamo il diritto con il favore, la Commissione non va chiesta, va istituita per Statuto. Detto questo, è bene, adesso, concentrarsi fattivamente sul lavoro che le Commissioni dovranno andare a svolgere nei prossimi giorni. È pericolosamente vicino, infatti, il termine del 31 agosto per l’approvazione del Bilancio preventivo 2011 e di quello pluriennale e, ad oggi, non abbiamo contezza di una minima stesura di schema di Bilancio. Questi, infatti, non è come lo si vuol far sembrare, un mero fatto tecnico da far approvare rapidamente e senza discussione. La città aspetta risposte, perché è dal Bilancio che passa il futuro dei cittadini che vivono in questa comunità. Esistono, agli atti, numerosi debiti che non hanno ancora trovato allocazione nelle scritture contabili (SoriCal, Acquereggine, Agenzia delle Entrate, ecc.); non risultano versate le trattenute erariali sugli emolumenti dei dipendenti e le ritenute d’acconto sui lavoratori autonomi; esiste apposita attività di indagine sulla gestione finanziaria del Comune di Reggio Calabria i cui esiti saranno presto resi noti. Questi sono soltanto alcuni degli aspetti su cui l’Amministrazione sarà chiamata a rispondere. Dal Bilancio passerà, infatti, inevitabilmente anche la questione del patrimonio immobiliare, un ignobile inganno perpetrato ai danni della popolazione. Su questo si concentrerà l’attività seria e concreta di opposizione da parte del Partito Democratico e del centrosinistra. È alla città che noi guardiamo e sono i cittadini che abbiamo il dovere di tutelare. Su questo non siamo disposti a fare sconti. Abbiamo fatto delle interrogazioni formali, coadiuvate da richieste altrettanto formali. Aspetteremo la discussione sul Bilancio, nella speranza che questa non si trasformi in un’attesa di Godot, con la differenza che quest’ultimo fa parte del teatro dell’assurdo; la prima, invece, rischia di trasformarsi in un’assurda realtà. Meditate gente, meditate…