Filandari (Vibo Valentia). In merito alle affermazioni di Maria Limardo (Futuro e Libertà per l’Italia) sulla sanità vibonese, il coordinatore del Pdl di Filandari, Nicola Mazzitelli, dichiara quanto segue:
“Non trovano alcuna giustificazione le affermazioni di Maria Limardo in riferimento alla sanità vibonese e alla battaglia condotta dal consigliere regionale Nazzareno Salerno e dal Pdl al fine di tutelare il diritto alla salute. Spiace rilevare che la Limardo, ancora una volta, anziché cercare di offrire un costruttivo contributo in termini di idee o possibili azioni utili alla difesa degli interessi collettivi, si abbandoni a dichiarazioni dal sapore strumentale probabilmente dettate dalla delusione di non essere riuscita ad ottenere un seggio in Consiglio regionale poiché nettamente superata in termini di preferenze proprie da Salerno. Non si spiega altrimenti quanto scritto dalla Limardo che tenta di lasciare intendere richieste dietro le quinte che esistono solo nella sua fervida fantasia e non si rende conto, forse perché non riesce ad ascoltare le esigenze del territorio, cosa stia accadendo alla nostra sanità. Sono convinto della bontà dell’operato dell’onorevole Salerno che, a differenza di tanti altri politici che preferiscono attendere alla finestra per osservare impotenti ed indifferenti ciò che succede per poi intervenire sperando di trarre qualche vantaggio politico, ha avuto il coraggio di essere in campo in prima persona e confrontarsi, anche aspramente, con funzionari dello Stato che non si sono rivelati capaci di attuare l’auspicata discontinuità. La Limardo dovrebbe archiviare la negatività di certi sentimenti personali e avere l’umiltà di porsi nelle condizioni di apprendere come agisce chi ha a cuore l’interesse di quelle comunità che non possono continuare a subire privazioni, soprattutto in un settore delicato quale quello sanitario. O ancora l’esponente del Fli dovrebbe recarsi in ospedali che vedono sparire chirurghi, anestesisti e radiologi e che non possono, di fatto, garantire un efficiente servizio di pronto soccorso. In tal modo, potrebbe rendersi conto delle esigenze di Tropea e della zona costiera, specie nella stagione estiva, o del comprensorio delle Serre, condizionato dalle difficoltà di spostamento. Potrebbe poi verificare il congestionamento dell’ospedale di Vibo, constatare il gradimento dei servizi di chi si ritrova nei corridoi dell’ospedale anziché nelle apposite sale di degenza, ascoltare cosa pensano gli utenti costretti ad interminabili file agli sportelli per le prenotazioni. Sicuramente sarebbe più utile questa attività rispetto a quello di critica a tutti i costi di chi si mette a disposizione della popolazione con determinazione e senza timori. Le mie riflessioni sono quelle di un uomo che, purtroppo, è costretto a recarsi fuori regione per potersi curare”.