Reggio Calabria. L’invio di una lettera dal chiaro intento minatorio, recapitata al sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi da parte di un boss locale della ‘ndrangheta, suscita preoccupazione e allarme. Ciò sta a indicare come forze palesi od occulte non intendano rassegnarsi al processo di cambiamento in atto e tentino di ostacolare e impedire che il cammino verso il proprio riscatto economico, sociale e civile che la città di Rosarno ha inteso intraprendere possa fare progressi.
La gravità del messaggio richiede risposte determinate e nette, senza che vi siano, da parte di nessuno, forme di sottovalutazione. Il Partito Democratico reggino è fortemente impegnato a sostenere il percorso di cambiamento e di rottura col passato che, attraverso la loro azione trasparente, competente e generosa, la dottoressa Elisabetta Tripodi, la coalizione civica e il Partito Democratico rosarnese in maniera coesa stanno portando avanti.
A Rosarno, nella Piana e in Calabria devono potersi affermare pienamente la legalità, la libertà, le regole e i diritti dei cittadini, messi pesantemente in discussione da una presenza pervasiva e asfissiante delle organizzazioni della ‘ndrangheta. Accanto a una necessaria costante ed efficace azione repressiva e preventiva dei magistrati e delle forze dell’ordine per colpire la malapianta della ‘ndrangheta e affermare la sovranità dello Stato in questo territorio, occorre che Istituzioni locali limpide, forze politiche rinnovate e una società civile attiva, ognuna per la propria parte, siano messe nelle condizioni di poter sviluppare un’azione e una presenza capaci di far crescere un fecondo tessuto sociale, restituendo a questa comunità l’immagine giusta, la serenità di cui ha bisogno e il posto che le compete nella Piana, in Calabria e in Italia.
Girolamo Demaria
Coordinatore Provinciale PD