Reggio Calabria. Nella sede regionale del Coni, a Reggio Calabria, il presidente Mimmo Praticò ha ricevuto l’ambasciatore canadese dell’Unicef, Farley Gravin “Flex” Fridal, omaggiandolo con una targa ricordo. L’ambasciatore è giunto in riva allo Stretto con la moglie Michelle e l’autore di canzoni di successo (Cinque Giorni, L’elefante e la farfalla, L’impossibile vivere) Vincenzo Incenzo, per prendere parte alla giuria del Reggio Pop Music Festival, la kermesse nazionale dedicata alla musica emergente ideata da Vincenzo Bellina. Farley Flex, in America, è meglio conosciuto come “il giudice nero” per la sua presenza stabile nel talent show “Canadian Idol”. Una vita dedicata in favore dei ragazzi di colore in un Paese, il Canada, che fino a qualche decennio fa ha vissuto problemi d’integrazione razziale. Un grande impegno nel sociale, quello di Flex, che ha portato alla sua nomina di Ambasciatore di Buona Volontà dell’Unicef.
Dopo il terremoto in Abruzzo, Flex, grazie alle sue attività e con l’aiuto della comunità italo-canadese, ha raccolto e devoluto ben 500.000 dollari alle popolazioni colpite. Anche Vincenzo Incenzo, oltre a scrivere canzoni per artisti del calibro di Renato Zero, Patti Pravo, Michele Zarrillo e tanti altri, è fortemente impegnato nel sociale interessandosi di problematiche legate ai giovani. Ha creato “Unica”, una squadra di calcio composta da cantanti e autori musicali che si esibisce per beneficenza. “Siamo orgogliosi della vostra presenza a Reggio” ha dichiarato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò. “La buona musica e lo sport – ha detto – hanno il potere di unire popoli lontani, annullando distanze e accomunando persone di ogni età. Entrambi possono contribuire alla sana crescita dei ragazzi che, al giorno d’oggi, sempre più, si perdono dietro falsi miti”.
“Reggio Calabria è stupenda – ha dichiarato Farley Flex – il paesaggio è meraviglioso ma, soprattutto, qui ho conosciuto gente molto in gamba, che si spende senza risparmio per fare qualcosa di buono e di utile per la comunità. L’entusiasmo di Enzo Bellina – ha detto Flex – e del suo staff mi hanno spinto a venire fin qui, senza esitare. Ho trovato degli amici dall’altra parte del mondo che viaggiano sulla mia stessa lunghezza d’onda. Adesso la “famiglia” si è allargata e in cantiere stanno maturando grandi progetti internazionali”.
“Dico questo – ha detto l’ambasciatore Unicef – per dimostrare che quando c’è la volontà, tutto è possibile. Anche i sogni si realizzano, basta volerli fortemente e, naturalmente, buttarsi a capofitto per onorare la causa. Le cose andranno bene da sole e l’entusiasmo genererà entusiasmo”.