Calendario Venatorio: l’ItalCaccia Provinciale fa il punto e chiede delucidazioni alla Regione

Reggio Calabria. Per analizzare la questione che a tutt’oggi infiamma il clima per noi cacciatori si rileva la necessità di fare il punto degli eventi che si sono susseguiti nel tempo e che nell’odierno suscitano perplessità e soprattutto legittime proteste da parte dei cacciatori e delle associazioni di categoria. Successivamente alla seduta della consulta faunistica regionale, i rappresentanti delle associazioni venatorie ed i rappresentanti delle associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale, dinnanzi all’Assessore Trematerra ed ai dirigenti regionali, avevano di concerto stabilito gli indirizzi fondamentali, oggetto dell’attuale calendario venatorio, producendo una bozza di lavoro, in vista del definitivo. Purtroppo nel testo definitivo e pubblicato, si rileva che si è disatteso a tutti gli indirizzi e le indicazioni della Consulta, difatti nello specifico: sono state cancellate tre giornate di caccia; è stato ridotto l’orario della giornata di apertura, è stato ulteriormente diminuito il limite di carniere per alcune specie cacciabili; è stata introdotta un’ulteriore riserva nel disporre un’eventuale chiusura anticipata dell’attività venatoria ed infine è stato posticipato di un mese, quindi al giorno 1 ottobre la possibilità di cacciabilità del Colombaccio. Tutte queste inspiegabili integrazioni e variazioni poste in evidenza, incidono irrimediabilmente sull’attività venatoria, soprattutto si ribadisce, che le stesse non trovano riscontro con le indicazioni concertate durante la seduta della Consulta Regionale, anzi alcune di esse sono finanche in antitesi con gli indirizzi della stessa. Tali determinazioni assunte dalla giunta regionale e cristallizzate nel testo del famigerato calendario venatorio odierno hanno come conseguenza, portato alle dimissioni in massa dei membri della consulta faunistica regionale. Non ci si spiega ne le ragioni, ne i motivi, che abbiamo indotto a tali decisioni presenti sul provvedimento definitivo, fermamente contestate dai tutti noi cacciatori. Pertanto si resta in attesa di tempestive e legittime delucidazioni da parte della Regione, tali da rendere condivisibili le scelte adottate, che attualmente si palesano come incomprensibili.

Il Presidente provinciale Italcaccia
Bruno Plutino

Exit mobile version