Crotone. Si chiude domani il Magna Graecia Teatro Festival con il concerto “Nox Erat Et Caelo Fulgebat”

Crotone. Quella di domani sarà una serata straordinaria in cui il verso lirico dialoga col canto e la musica indagando i rapporti fra musica e mito. Si terrà nell’area spettacoli del Museo Archeologico di Capo Colonna, l’appuntamento conclusivo del Magna Graecia Teatro Festival 2011, dal titolo “Nox erat et caelo fulgebat” prodotto dall’Associazione Traiectoriae di Reggio Calabria.
Si tratta di un evento straordinario in cui si esibiranno sullo stesso palco due fra i più grandi protagonisti italiani della scena musicale classica e contemporanea internazionale: Cristina Zavalloni e Roberto Scandiuzzi. A far gli onori di casa in qualità di ospite fuori cast a titolo gratuito lo stesso direttore artistico del festival: Giorgio Albertazzi. Cristina Zavalloni, che nel concerto sarà accompagnata da Andrea Rebaudengo, è una delle figure più interessanti del panorama musicale odierno, una delle poche voci italiane in grado di disorientare l’orecchio di un pubblico colto o anche solo appassionato. La sua versatilità (è mezzosoprano, ballerina, compositrice) l’ha portata a non avere vincoli di sorta e a riuscire ad abbattere le barriere dei generi che forse troppo spesso sono al centro del dibattito musicale. Un’artista capace di spaziare, con eccellenza, dalla musica barocca a Cage passando per la canzone d’autore. Nel suo carnet di interprete si va da Claudio Monteverdi a Kurt Weill e ad autori contemporanei che scrivono per lei, da Michael Nyman a Sylvano Bussotti a Louis Andriessen secondo una prassi già indicata da un’illustre collega che l’ha preceduta: Cathy Berberian ( e che, in qualche modo, è il modello di riferimento della cantante).
Alcuni fra i tanti teatri del mondo in cui si è esibita nel corso della sua carriera sono il Lincoln Center di New York, la Carnegie Hall di New York, il Concertgebouw di Amsterdam, il Teatro alla Scala di Milano, il Palau de la Musica di Barcellona, il Barbican Center di Londra, il Teatro La Fenice di Venezia.
Roberto Scandiuzzi, che nel concerto sarà accompagnato da Cristina Presmanes, è uno dei maggiori talenti della scena operistica odierna. La critica lo ha spesso paragonato a Ezio Pinza e Cesare Siepi, due dei più importanti bassi del nostro secolo, dei quali ha subito profondamente l’influenza. Ha debuttato nel 1982 al Teatro alla Scala con Le nozze di Figaro dirette da Riccardo Muti. Ha ottenuto la fama internazionale dopo il suo debutto al Covent Garden nel 1991 nel ruolo di Fiesco (Simon Boccanegra) con la direzione di Georg Solti. Nel corso della sua carriera ha cantato regolarmente nei teatri più prestigiosi del panorama internazionale, fra i quali, Metropolitan, Teatro alla Scala, Opéra National de Paris, Covent Garden, Wiener Staatsoper, Bayerische Staatsoper, e San Francisco Opera. Ha collaborato con le più importanti compagini orchestrali, fra le quali, Berliner Philharominker, Wiener Philharmonikerm, Münchener Philharmonker, Royal Philharmonic Orchestra, London Philharmonic, Orchestra Filarmonica della Scala, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestre National de Paris, Staatskapelle di Dresda, Orchestre National de France, Orchestra della Radio Bavarese e, negli USA, le orchestre sinfoniche di Chicago, San Francisco, Philadelphia, Boston e Los Angeles.
Ha avuto il privilegio di collaborare con alcuni fra i più importanti direttori d’orchestra del nostro tempo, fra i quali Claudio Abbado, Colin Davis, Daniele Gatti, Valeri Gergeev, Christoph Eshenbach, James Levine, Fabio Luisi, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Georges Prêtre, Wolfgang Sawallisch, Giuseppe Sinopoli, Marcello Viotti.
I due cantanti si esibiranno il 2 settembre per la prima volta su uno stesso palcoscenico: un’occasione resa possibile dalla produzione di Domenico Gatto e dell’Associazione Traiectoriae di Reggio Calabria che alla realizzazione dell’evento ha lavorato per lungo tempo. Solo la stima e la fiducia dei due interpreti nei confronti dell’Associazione reggina costituita da giovani operatori calabresi che da anni operano nel territorio regionale ha permesso che si realizzasse questo connubio così inconsueto. Un evento straordinario, un concerto acustico in cui si potranno ascoltare dalle due magnifiche voci brani da Frescobaldi a Berio (Cristina Zavalloni) e da Bellini a Tchaikovsky (Roberto Scandiuzzi).
A introdurre le due performances il Maestro Giorgio Albertazzi, direttore artistico del Festival reciterà alcuni brani poetici.

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