Primo tempo dai due volti quello tra Far Oer e Italia, primi venti minuti di dominio assoluto per gli azzurri, che producono gioco, azioni pericolose e un gol. Poi, le Far Oer che non t’aspetti. I volenterosi giocatori dell’isola tra Regno Unito e Islanda hanno messo paura alla squadra di Prandelli, per poi organizzarsi meglio al di sotto del centrocampo e creare difficoltà a un’Italia che ha perso lo smalto e la velocità di circolazione della palla che ha caratterizzato i primi venti minuti.
Nemmeno il tempo di battere il calcio d’inizio e dopo trenta secondi è Montolivo a impegnare il portiere; primo giro d’orologio e seconda occasione da rete sui piedi di Cassano, che riceve davanti al portiere dopo una scucchiaiata di Pirlo: il barese non colpisce al volo e perde l’attimo buono. Ma è un’Italia propositiva, con tocchi rapidi nel centrocampo dove Montolivo e Pirlo sono i fari del gioco. Pirlo che torna a inventare al sesto, quando lancia per 40 metri e imbecca Maggio: palla al centro di prima e Rossi che impensierisce il portiere. Questione di minuti per il vantaggio, che arriva al decimo. Ancora Pirlo cerca Cassano, che scatta sul filo del fuorigioco, con qualche dubbio di posizione irregolare, resiste al difensore avversario e dopo aver aggirato il portiere insacca facilmente per il vantaggio meritato.
Al quarto d’ora, è buona l’intesa sull’out di sinistra tra Cassano e Criscito, mentre sulla destra Maggio è cercato poco e si eclissa con il passare dei minuti. Dopo la fiammata iniziale, al ventesimo si affacciano le Far Oer nella metà campo italiana, con un contropiede che si chiude con la palla poco alta sopra la traversa. E’ la scintilla che dà coraggio ai padroni di casa, che diventano pericolosi al 24′ con Olsen che colpisce il palo da fuori area, con Buffon fuori causa. Messo il naso oltre il centrocampo, tornano ad arroccarsi le Far Oer e l’Italia inizia ad avere difficoltà nella circolazione della palla. Poco sfruttate le fasce, scarso il movimento, con un Cassano quantomai voglioso di rendersi protagonista. Ma la prima frazione si conclude senza ulteriori sussulti. Vantaggio meritato, ma formazione di Prandelli che deve velocizzare movimenti e circolazione di palla.
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