Borse. Lunedì nero a piazza Affari: Ftse Mib a -4,83% e spread Btp/Bund a 368 punti base

La mattinata sui mercati dell’intero continente era stata chiara, c’erano tutte le avvisaglie di un lunedì nero. E il pomeriggio, se possibile, ha amplificato le perdite consistenti osservate a metà seduta. Titoli bancari sul banco degli imputati per tutte le piazze europee, da Parigi a Francoforte , da Milano a Londra, pesanti i ribassi nel settore.
A Milano il Ftse Mib chiude ben oltre il -4%, per l’esattezza -4.83%. Nessun titolo in terreno positivo, sospesi per eccesso di ribasso Intesa San Paolo (-6.96%), Exor (-7.01%) e Unicredit (-7.30%), poi riammessi alla contrattazione e con pesanti cali a chiudere la giornata, in calo anche Fondiaria Sai (-7.24%) e Fiat Industrial (-6.74%).
Giornata borsistica che ha visto anche il più alto differenziale tra Bund tedeschi e Btp da quando la Bce, in agosto, aveva iniziato l’acquisto di titoli di stato italiani. Oggi si sono toccati i 368 punti base, che sono un indice di come è stata accolta la manovra italiana sul debito pubblico: domina la cautela. Sono arrivate anche le parole di Mario Draghi, prossimo governatore della Bce, che ha anticipato di non dare per scontati gli acquisti dei titoli da parte dell’Eurotower, che deciderà il prossimo 8 settembre l’eventuale piano di acquisto sul mercato secondario.
Al mattino, invece, era stato l’attuale governatore Jean Claude Trichet a indicare la strada per i Paesi sotto osservazione, caldeggiando delle misure di riforma del mercato del lavoro e sostenendo che, «se un Paese non riesce a prendere le decisioni adeguate in termini di risanamento del bilancio, allora dovrebbe essere consentito di imporle a livello centralizzato».
Niente dati su Wall Street, oggi chiusa per il Labour Day. Ripartirà domani con il dato di venerdì sulla disoccupazione sempre al 9.1%.

fa.po.

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