Melicuccà. Festeggiato S.Elia lo speleota

Melicuccà (Reggio Calabria). Festeggiato S. Elia lo speleota, il monaco basiliano che visse e morì nel 960 nella grotta alle porte del paese. Funzione religiosa celebrata dal parroco, Paolo Martino, nella chiesa del Rosario dove è custodito il simulacro del santo, considerato per lunghi secoli come Patrono di Melicuccà e pellegrinaggio di preghiera alla grotta. La grotta, infatti, rappresenta le radici del popolo insieme alla devozione verso S.Elia. Non solo. Il mistico antro è una delle più ricche testimonianze archeologiche della civiltà bizantina nella Calabria meridionale. Negli ultimi tempi, il luogo è reso più visibile dalla presenza dei monaci ortodossi che risiedono nel vicino monastero “Kalavria” all’interno dell’ex casello delle Ferrovie calabro lucane. Anche l’emisfero ortodosso festeggia ogni anno S.Elia uno dei santi a loro tanto cari. I riti celebrativi degli ortodossi, si svolgeranno giorno 15 poiché, come spiega padre Nilo Vatopedinos, igumeno del monastero, ricorrono i 40 giorni dalla “dormizione” dell’archimandrita, Dmitry Makarov, uno dei monaci residenti nel monastero. Pertanto giovedì 15 settembre alle ore 10 sarà celebrata la divina liturgia ortodossa nella Grotta di Sant’Elia, seguita dalla commemorazione dei 40 giorni dalla dipartita di padre Dmitry. Ecco una breve biografia dell’archimandrita. Nato nel 1927 in Cina, da genitori profughi dalla Russia, padre Dmitry è cresciuto in Australia. Trasferitosi in Europa è stato a lungo residente in Inghilterra e in Francia. Divenuto sacerdote è stato parroco in Svizzera, Danimarca e a Sparta, dove è stato elevato alla dignità di archimandrita dall’eminenza Spiridione, primo metropolita greco-ortodosso d’Italia. Inoltre, l’archimandrita Dmitry è stato il primo cappellano del monastero di Bivongi e della chiesa ortodossa di Gerace. Nell’avviare le Sacre Celebrazioni ortodosse P. Dmitry ha particolarmente amato la Chiesa di San Giovannello a Gerace, della quale è stato il primo Rettore, e la Basilica di San Giovanni Therista a Bivongi, dove ha per anni celebrato, nonostante la mancanza di tetto e di pavimento. Dal casello “Kalavria” di Melicuccà, dove è stato a lungo residente, P. Dmitry ha proseguito nell’attività pastorale, al servizio degli immigrati ortodossi, fino a quando le condizioni di salute lo hanno consentito. Dopo avere a lungo celebrato in tutta la Calabria e la Sicilia padre Dmitry ha trascorso questi ultimi anni nel casello “Kalavria” di Melicuccà, da dove spesso si recava in preghiera alla grotta di S.Elia. Quanti hanno conosciuto P. Dmitry non ne dimenticheranno la cura nelle Sacre Celebrazioni, la disponibilità verso di tutti, l’amore per questa nostra terra e per i suoi Monasteri Ortodossi che ha contribuito a fare rinascere, a partire dal Monastero di San Giovanni Terista dove ha ripristinato le Sacre Celebrazioni e ha stabilito di volere riposare attendendo la Resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Per le celebrazioni sono previsti centinaia di pellegrini di fede ortodossa, insieme alle delegazioni di monaci dei monasteri vicini.

Antonio Ligato

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