Lavoratori sulla ciminiera. De Gaetano: “Marcegaglia chiede investimenti per il Sud mentre abbandona gli operai di Cutro”

Reggio Calabria. “Emma Marcegaglia non dovrebbe lamentare da presidente di Confindustria il gap che separa il Mezzogiorno dal Nord del Paese, invocando l’avvio di un serio piano di investimenti per il Sud ed invitando i colleghi imprenditori al senso di responsabilità, mentre il gruppo di famiglia sembra pronto ad abbandonare al proprio destino gli operai della centrale Eta di Cutro. L’impressione prodotta è infatti di uno stridente contrasto tra teoria e pratica”. Lo dichiara il consigliere regionale Nino De Gaetano, manifestando la propria solidarietà e vicinanza agli operai di Cutro. “La protesta dei lavoratori dell’impianto a biomasse, costretti dal prolungato silenzio della proprietà a salire sulla ciminiera per sollecitare impegni chiari, ha svelato l’ennesima, drammatica situazione di precarietà occupazionale in cui si dibatte la Calabria. I 44 operai della centrale, tutti in cassa integrazione, chiedono legittimamente di sapere che fine abbiano fatto i lavori di adeguamento dell’impianto annunciati per i mesi scorsi dal gruppo Marcegaglia come condizione per poter resistere sul mercato energetico nazionale. Il timore è che in assenza di quegli investimenti la centrale venga destinata alla chiusura e gli operai si ritrovino a transitare direttamente dalla cassa integrazione alla disoccupazione: una prospettiva che va’ evitata in ogni modo. Di fronte a tante e tali incognite, però, la proprietà non ha ritenuto necessario un confronto con le maestranze e continua ad opporre il silenzio agli operai e alle loro famiglie, uniti in una protesta così drammatica. E’ inaccettabile. Il Gruppo Marcegaglia dica chiaramente cosa intende fare e lo dica sedendosi ad un tavolo con i lavoratori, le parti sociali e i rappresentanti degli Enti locali. Dimostri, insomma, di possedere quel senso di responsabilità così tanto invocato dall’omonima presidente di Confindustria”.

Exit mobile version