Processo Fortugno. Depositate le motivazioni della sentenza d’appello

Reggio Calabria. Sono state depositate ieri le motivazioni della sentenza nel processo Fortugno, celebrato innanzi alla Corte d’assise d’appello e concluso con 4 condanne all’ergastolo. Le dichiarazioni dei pentiti, Bruno Piccolo (morto suicida) e Domenico Novella,  si legge nelle motivazioni, sono attendibili. Confermato pure il ruolo di mandanti di Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio, che avrebbero commissionato il delitto, commesso il 16 ottobre 2005 a Locri al seggio delle primarie dell’Ulivo, per far subentrare in Consiglio regionale Mimmo Crea, il politico su cui avevano puntato alle elezioni, poi invece trombato dalle urne. Adesso, conclusosi con il deposito delle motivazioni il secondo grado di giudizio, si apre per gli avvocati la possibilità di instaurare il terzo grado, dinnanzi alla Suprema Corte di Cassazione. Il processo d’appello, Bruno Finocchiaro presidente, Lilia Gaeta a latere, si concluse con la conferma dell’ergastolo comminato in primo grado ad Alessandro e Giuseppe Marcianò, Salvatore Ritorto e Domenico Audino; assolti invece per non aver commesso il fatto Vincenzo Cordì e Antonio Dessì.

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