Reggio Calabria. La doppietta di Missiroli al sedicesimo della ripresa, sembrava potesse essere il sigillo definitivo su una partita che ha visto l’intelligenza tattica e la pazienza amaranto avere la meglio sul’attaccare sempre e comunque del Pescara. Squadre rientrate dagli spogliatoi con lo stesso tema tattico dei primi 45 minuti. Pescara a tenere il pallino del gioco, Reggina un po’ arretrata con il centrocampo arroccato a difesa dell’area, ma senza correre pericoli. Poi, le ripartenze veloci di Rizzato, Missiroli, Campagnacci hanno messo in croce un Pescara sguarnito tra centrocampo e difesa. Partita virtualmente chiusa al minuto sedici: Bonazzoli inventa un passaggio filtrante che fa fuori tre difensori pescaresi e mette Missiroli a tu per tu con Anania per il 3 a 0. Sussulto della squadra di Zeman al 25′. Punizione (tutt’altro che irresistibile) di Cascione che mette la palla nel sette alla sinistra di Kovacsik. Distanze ridotte e Pescara che crede nella rimonta. Complice un atteggiamento remissivo della Reggina, sempre chiusa nella propria tre quarti, con poco piglio e controllo del centrocampo, arriva a dieci minuti dalla fine il raddoppio del Pescara, con Insigne. Tre a due e ancora emozioni. Un rigore tira fuori dall’apprensione gli amaranto, con Ceravolo – subentrato a Campagnacci nella ripresa – che realizza il penalty dopo esserselo procurato con una bella discesa sulla fascia sinistra, furtto di una delle poche ripartenze viste nel secondo tempo.
Quattro a due, gol e divertimento al Granillo, ma ancora da lavorare per Breda su un calo d’attenzione e di intensità che ha caratterizzato il gioco amaranto nella seconda parte della ripresa.
Primo tempo. Appena novanta secondi. E’ questo il tempo che è servito a Missiroli per portare la Reggina in vantaggio contro il Pescara. Punizione vicino l’out di destra, palla in mezzo e tra le maglie biancoazzurre spunta la capocciata vincente dell’attaccante amaranto. Uno a zero e partita che si avvia nel migliore dei modi per la Reggina. Risultato che premia la squadra di Breda, attenta a difendersi e sveglia abbastanza per ripartire negli spazi lasciati liberi da un Pescara che ha messo in campo un bel gioco, come c’è da attendersi dal maestro boemo che siede in panchina, ma ha prodotto poche occasioni da rete: al 4’ l’occasione migliore, con Insigne che davanti a Kovacsik si mangia un gol fatto, mettendo a lato di pochissimo. Ancora al 9’, gol annullato a Sansovini, partito in fuorigioco. Dal canto suo, undici amaranto attento a difendersi, che ha concesso forse un po’ troppo spazio al Pescara nella tre quarti, ma le ripartenze di Rizzato e Missiroli hanno più volte messo in difficoltà gli ospiti. Al 22’ manca la doppietta di un niente Missiroli, in ritardo all’appuntamento con il cross dalla sinistra di Rizzato. Alla mezz’ora cala l’intensità del gioco pescarese, e la Reggina guadagna campo.
Al 42′ raddoppio per i ragazzi di Breda, con Campagnacci che si invola nella tre quarti pescarese, con una prateria che lo porta davanti ad Anania, trafitto senza difficoltà. Reggina opportunista e cinica, all’avvio e in chiusura di tempo i due gol che regalano il vantaggio sul Pescara, che ha costruito molto ma si è trovato davanti una Reggina attenta a coprirsi e micidiale nelle ripartenze, là dove Zeman avrebbe dovuto far scuola.
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