Reggio Calabria. Nino Mallamaci, componente del circolo Sinistra Ecologia e Libertà “Angelo Vassallo”, commenta la proposta avanzata dall’assessore provinciale Eduardo Lamberti Castronuovo di raccogliere fondi per il completamento della ristrutturazione del Museo Nazionale di Reggio Calabria,
La proposta dell’assessore provinciale Lamberti Castronuovo di promuovere una raccolta fondi per il completamento della ristrutturazione del Museo nazionale di Reggio non è, in linea di principio, da disdegnare. Ma la stessa, calata nella realtà di questo periodo, diviene, a mio avviso, irricevibile. Da un lato, essa arriva nel pieno di una profonda crisi economica che il baratro morale ed etico nel quale è caduto il nostro Paese ha senza dubbio accelerato. Chiedere un ulteriore sacrificio ai cittadini, sia pure per uno scopo nobile come quello individuato da Lamberti, nel momento in cui essi fanno i conti con la manovra finanziaria partorita dal Governo su diktat legittimo e dovuto della UE, è moralmente ed economicamente inaccettabile. Io sono certo che tutti quanti vorremmo contribuire alla celere riapertura del Museo. Ma si può sollecitare la gente a raschiare il fondo del barile delle proprie possibilità economiche per sostituirsi a ciò che lo Stato, nelle sue varie articolazioni, non riesce a fare in ragione degli sprechi che ogni giorno vengono alla luce dappertutto, per responsabilità della maggioranza governativa nazionale, regionale e comunale? Ecco. Se per un attimo ci fermiamo a pensare allo scialo di risorse gettate al vento dalla Regione per le manifestazioni estive di quest’anno e dal Comune di Reggio per quelle degli anni passati, possiamo accettare che quella stessa parte politica venga a bussare a danari per completare il Museo, o non dovremmo pretendere che i diversi livelli di governo della cosa pubblica usassero la stessa perspicacia usata per reperire risorse a vantaggio di frizzi e lazzi, per realizzare le cose di cui abbiamo veramente bisogno? E per restare in tema, aggiungo. Quando l’onorevole Fedele accusa i contrari alla costruzione del Ponte di essere addirittura nemici della Calabria e di Reggio, si rende conto che drenando continuamente provvidenze per quest’opera invisa ai più per la sua inutilità e superfluità, si rischia poi di non essere in grado di attingere fondi per le cose veramente utili per la cultura e per il tanto sbandierato (a chiacchiere) sviluppo turistico del nostro territorio? Per concludere. Certo l’intento di Lamberti non è da biasimare, però ogni idea, a questo mondo, non va considerata astrattamente e non può prescindere dal contesto temporale e fattuale nel quale essa viene partorita. Ad una verifica empirica, ovviamente soggettiva, mi sembra che i buoni propositi dell’assessore Lamberti siano destinati a rimanere tali.