Reggio Calabria. Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Reggio Calabria, Roberto Carrelli Palombi, ha emesso la sentenza nei confronti delle dodici persone imputate nell’ambito del processo celebrato con rito abbreviato e scaturito dall’operazione “All Inside” condotta contro la cosca Pesce. Queste le tre assoluzioni: Claudio D’Agostino, assolto per non avere commesso il fatto; Rocco Carbone assolto perché il fatto non sussiste con riferimento alla detenzione e al porto di più armi corte da sparo; Francesco Pesce cl.78 assolto da uno dei capi di imputazione perché il fatto non sussiste (questi ultimi due sono stati altresì condannati per altri capi d’imputazione). Tutti gli altri finiti in manette insieme ai presunti appartenenti al clan di Rosarno sono stati condannati con pene variabili tra i 2 ed i 20 anni di reclusione. Il 52enne Vincenzo Pesce ed il nipote 33enne Francesco Pesce, ritenuti due tra i personaggi di vertice dell’organizzazione criminale, sono stati condannati ciascuno a 20 anni di reclusione; a Domenico Arena e Salvatore Consiglio è stata inflitta una pena a 10 anni di reclusione; per Elvira Moubaraskina è stata comminata una condanna a 6 anni di reclusione; a Rocco Carbone sono stati inflitti 4 anni di reclusione; ad Eligio Auddino, 3 anni e quattro mesi; Lucio Aliberti e Giovanni Romano, tre anni; Lidia Arena e Francesca Zungri sono state condannate a 2 anni con pena sospesa. Il giudice Carrelli Palombi, oltre ad aver disposto la confisca di due società di calcio, l’Interpiana di Cittanova, che milita nel campionato di serie D ed il Rosarno Calcio, del supermercato “A&G discount” e di un’automobile Mercedes, ha ordinato il risarcimento delle parti civili, per un importo complessivo pari a 70 milioni di euro, di cui 50 al Comune di Rosarno, 10 al Ministero dell’Interno ed alla Regione Calabria. Le accuse mosse ai soggetti finiti sul banco degli imputati sono state suffragate anche dalle testimonianze rese dalla figlia del boss Salvatore Pesce, Giuseppina, che ha interrotto dopo un breve periodo la collaborazione con i magistrati avviata nell’aprile del 2010.