Sinopoli. La giunta comunale approva il progetto “Cerasu” presentato dalla cooperativa Giovani in vita

Sinopoli (Reggio Calabria). Si chiama “Cerasu” il progetto preliminare approvato dalla Giunta del sindaco Luigi Chiappalone. A presentare la relazione di sostenibilità agronomica, il computo metrico, il quadro economico e gli elaborati grafici, è stata la cooperativa sociale “Giovani in vita” che lo ha redatto insieme al settore tecnico manutentivo del Comune. Il progetto, finalizzato alla richiesta di apposito finanziamento nell’ambito del Pon sicurezza sviluppo-obiettivo convergenza 2007-2013 del ministero dell’Interno, prevede la coltivazione di alberi di ciliegio (cerasu nel dialetto calabrese) su un terreno confiscato alla criminalità organizzata, assegnato a suo tempo dal Comune in comodato d’uso, alla cooperativa. L’associazione, che gesti­sce con profitto altri ter­reni con­fi­scati alla mafia nei ter­ri­tori di Castel­lace, Vara­po­dio, Oppido e Limbadi, venne costi­tuita nel 2003 dall’allora sin­daco di Sino­poli, Dome­nico Lup­pino, come ini­zia­tiva socio-economica a valere sul Pon Sicu­rezza per lo svi­luppo del Mez­zo­giorno d’Italia. Scopo prin­ci­pale della coo­pe­ra­tiva è la tutela e la divul­ga­zione dei prin­cipi di lega­lità, sicu­rezza e coe­sione sociale attra­verso la crea­zione di occa­sioni di lavoro e for­ma­zione per i soci, con l’inserimento lavo­ra­tivo di sog­getti svan­tag­giati, pro­muo­vendo così anche i prin­cipi della soli­da­rietà sociale e del rein­serimento lavo­ra­tivo di sog­getti deboli e, in modo par­ti­colare, di quei sog­getti che pos­sono poten­zial­mente incre­men­tare la mano­va­lanza mala­vi­tosa. Biso­gna anche dire che, nel corso degli anni, la cooperativa, diretta da Domenico Luppino, è stata oggetto di atti inti­midatori per bloc­carne l’attività. Nono­stante tutto, però, il cam­mino sulla strada della lega­lità dei “Gio­vani in vita” di cui è presidente, Rocco Rositano pro­se­gue con più forza e deter­mi­nazione, con­vinti che il loro futuro di uomini liberi passa attra­verso que­sto per­corso che li con­durrà ad una vita migliore.

Antonio Ligato

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