Sanità. Approvato il ddl dalla Regione, la Fondazione Campanella punta al riconoscimento IRCCS entro 4 anni

Catanzaro. Di seguito, una nota della Fondazione Tommaso Campanella.
Il management e il personale della Fondazione Tommaso Campanella esprimono un sentito ringraziamento al presidente della Regione on. Scopelliti, alla sua giunta e a tutto il Consiglio regionale che in data 19 settembre ha approvato il disegno di legge sulla Fondazione Tommaso Campanella.
Tale iniziativa, specie nel particolare momento storico che vive la sanità regionale, dimostra la capacità lungimirante con la quale sta cercando di operare l’attuale amministrazione regionale; l’unica vera ottica nella quale deve essere letta la sostanza dell’atto deliberativo è la volontà forte e condivisa di costruire per la Calabria opportunità di sanità di eccellenza al servizio dei cittadini.
A nostro avviso, ogni altra strumentale e provocatoria lettura dimostra la scarsa conoscenze delle cose e soprattutto offende la grande professionalità di chi ormai da anni opera in fondazione acquisendo ogni giorno di più la fiducia di migliaia di cittadini che nella Fondazione trovano risposte ai propri bisogni.
Il Centro Oncologico di Germaneto offre standard strutturali di assoluto confort, tecnologie di ultima generazione, capacità assistenziali che possono tranquillamente confrontarsi con gli attuali livelli nazionali e non per ultimo ormai da anni è soggetto di assoluto valore nel contesto della ricerca, tant’è che tanti nostri progetti trovano sostegno anche economico da parte delle associazioni che operano nel settore oncologico e il valore scientifico di tali studi è testimoniato dalla attenzione nei nostri confronti da parte della comunità scientifica mondiale.
Se è vero tutto ciò, tra l’altro contestualizzato nell’attuale panorama in cui versa gran parte della sanità regionale calabrese, sarebbe stata incomprensibile e delittuosa ogni altra scelta che avrebbe potuto portare allo scioglimento della realtà “Fondazione Tommaso Campanella”.
Essa è invece una delle certezze, insieme ad altre, sulle quali costruire la sanità di oggi e di domani, secondo quella visione che sta dimostrando di avere nel settore il presidente Scopelliti.
Inoltre, nel fatto specifico della Fondazione, si inserisce un’altra grande tematica che l’attuale Governatore ha messo nella sua agenda: un nuovo e virtuoso, proficuo, e costruttivo confronto con il mondo universitario; anche da questo punto di vista riteniamo che la scelta fatta sulla Fondazione sia il risultato di un lavoro sinergico tra questi due Enti.
La legge approvata dal Consiglio regionale è il frutto di una diretta correlazione tra le sempre maggiori richieste di servizi sanitari altamente qualificati che provengono dalla cittadinanza calabrese e il potere legislativo regionale che le ha fatte proprie e le ha tradotte in atti concreti; è, inoltre, un esempio che in Calabria si possa costruire un percorso di buona sanità, nel rispetto delle norme, nel rispetto dei vincoli del cosiddetto piano di rientro (la legge non prevede incrementi di spesa del fondo sanitario regionale) e nell’auspicio di creare nella nostra regione un vero centro di eccellenza per la diagnosi e la cura delle malattie oncologiche, perseguendo l’ambizioso obiettivo di arrivare al riconoscimento quale IRCCS entro quattro anni dall’entrata in vigore della stessa legge.
Chiunque cerca di frapporsi a questo percorso si assume delle responsabilità notevoli, specie se la loro azione è frutto di conoscenze superficiali e in alcuni casi non supportate dalla verità. Solo coloro che non conoscono bene il Centro Oncologico assumono rispetto alla determinazione del Consiglio Regionale una posizione critica, tra l’altro minoritaria.
Il consenso bipartisan sul provvedimento, salvo alcune eccezioni, è la chiara dimostrazione della bontà della scelta compiuta e della capacità della classe politica di superare contrapposizioni di ordine ideologico rispetto a scelte giuste e doverose nei confronti della cittadinanza calabrese.
In ultimo, non per importanza, il ringraziamento alla Regione Calabria è ancora più sentito in qualità di semplici cittadini che si pongono il grave problema dell’occupazione; con questa iniziativa viene garantito il livello occupazionale necessario al raggiungimento degli obiettivi inseriti nella legge.

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