Scalea (Cosenza). La sede distaccata di Scalea del Tribunale di Paola è nuovamente nell’occhio del ciclone delle “manovre” anti crisi. Situazione difficile si prospetta anche per la struttura del Giudice di pace. “Se i punti della manovra venissero confermati, sarebbe una vera e propria ingiustizia per il territorio dell’alto Tirreno cosentino – ha commentato il sindaco Pasquale Basile -. Ancora una volta rischiamo di perdere uffici importanti che spostano il baricentro in altre aree della provincia difficilmente raggiungibili, passando attraverso la solita ed unica Statale 18. La nostra Amministrazione, per conto dei cittadini e degli abitanti dell’intero territorio altotirrenico si opporrà con tutti i mezzi a tale palese ingiustizia. E’ ormai noto a tutti, tranne a chi rema contro, che il numero di procedimenti iscritti nella sezione di staccata di Scalea è più alto di quelli della sede principale, pur in assenza della sezione fallimentare e del lavoro. Non ci sono dubbi sul fatto che la vicenda tornerà ad essere posta all’attenzione della Conferenza dei sindaci dell’alto Tirreno cosentino in programma per i prossimi giorni. La questione – ha aggiunto il sindaco Basile – è stata già sottoposta precauzionalmente, nei mesi scorsi, al vaglio dell’ex ministro della Giustizia Angelino Alfano. E’ stato chiesto, inoltre, un incontro con i responsabili del Dipartimento di Giustizia per discutere la possibile decisione sul futuro delle due strutture del Tribunale e del Giudice di pace di Scalea. Abbiamo quindi chiesto un incontro sia con l’ex ministro Alfano, che già conosce la situazione, che con l’attuale ministro Nitto Palma, almeno per mettere sul tavolo dei responsabili i numeri corretti del carico di lavoro svolto dalla sede distaccata di Scalea”. La situazione del Tribunale di Scalea era stata già illustrata dall’assessore Raffaele D’Anna e dal consigliere Tiziana De Bonis nel corso del consiglio comunale del 20 aprile scorso. L’intero Consiglio comunale si era mostrato unito per difendere all’unanimità la struttura, punto di riferimento per l’intera area dell’alto Tirreno cosentino. Già in occasione della richiesta al Ministero della Giustizia della revoca del provvedimento di trasferimento del cancelliere si faceva riferimento al carico di lavoro della sezione distaccata di Scalea dove risultano pendenti alla cancelleria civile 2445 provvedimenti ordinari, 101, speciali, 174 appelli, 591 esecutivi mobiliari. Alla cancelleria penale, al 31 marzo 2011 risultano pendenti 1798 procedimenti. All’ufficio del Giudice di Paola risultano pendenti 152 procedimenti penali e circa 6.000 procedimenti civili. Solo nel 2010 sono stati iscritti 829 procedimenti civili ordinari, emesse 1761 sentenze e 397 ordinanze. Sono stati iscritti 179 procedimenti civili sommari ed messi 169 provvedimenti. “Non c’è alcun dubbio che in base a questi numeri – ha dichiarato il sindaco Pasquale Basile – insieme ai colleghi sindaci dell’alto Tirreno cosentino avvieremo ulteriori iniziative, anche forti, per difendere due strutture che sul territorio rappresentano veri e propri presidi nel settore della Giustizia”.