Reggio Calabria. Cisl, Cisl Funzione Pubblica, Cisl Federazione Nazionale Pensionati e Cisl Medici si sono riunite per valutare l’atto aziendale dell’Azienda sanitaria provinciale. Al termine dell’assemblea hanno diffuso la seguente nota.
“La CISL di Reggio Calabria assieme alle Federazioni dei pensionati, della funzione pubblica e della CISL medici, si sono riuniti per una prima valutazione sull’Atto Aziendale presentato dalla Direzione Generale dell’ASP in data 20.09.2011 ed esaminare le ricadute dello stesso sui servizi e soprattutto sulle popolazioni della provincia. Una prima immediata disamina porta alla considerazione che la centralità del cittadino tanto proclamata e manifestata, di fatto è vanificata con la mancanza della strutturazione ed elencazione dei servizi territoriali sull’intero territorio provinciale. Nello stesso tempo si è arrivati ad evidenziare una serie di incongruenze tra lo stesso Atto Aziendale, le linee guida regionali e gli stessi atti del Piano di Rientro, in particolare il Decreto n. 18/2010. Dalla disamina si è evidenziata l’assoluta mancanza della dotazione organica che non può prescindere dall’atto aziendale, la mancanza dei servizi acquisibili all’esterno dalle strutture profit, la dislocazione sul territorio provinciale dei punti erogatori dei servizi territoriali, una moltiplicazione esponenziale delle strutture anche fuori dagli stessi atti di indirizzo ed una contrazione di altri servizi ancorché fissati dal decreto 18 e dalle linee di indirizzo. Tutte queste considerazioni non possono che allarmare la scrivente organizzazione sindacale, che è fortemente preoccupata per le ricadute che si avranno sui servizi e sulle popolazioni, per tale motivo ed al fine di evitare una sperequazione che penalizzi ulteriormente il territorio provinciale nonché la possibile minaccia per la stessa garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza, la CISL ha indirizzato al direttore generale l’apertura di un tavolo di consultazione e/o concertazione sugli istituti previsti dalle relazioni sindacali, al fine di tradurre in pratica le enunciazioni di principio e le disposizioni impartite dallo stesso Governatore Scopelliti, che ad ogni piè sospinto sollecita la partecipazione delle parti sociali alla condivisione degli atti in materia sanitaria, e non solo, anche alla luce delle impellenti stringenti azioni impartite dal Piano di Rientro”.