Singapore. Gara soporifera quella dominata da Vettel. D’accordo, sul traguardo il tedesco ha preceduto Jenson Button di appena 1”7 ma è solo illusione. Al decimo giro, herr Sebastian aveva già 12 secondi di vantaggio sul secondo, sempre lui, Jenson che riesce a far dimenticare l’assenza di Hamilton, anche oggi a combinar pasticci: prima al via, poi, sbagliando una staccata mentre tentava di superare Massa.
Alla partenza, scattava in maniera impeccabile dalla pole la Red Bull, con Webber e Hamilton a lottare per la seconda piazza, salvo scordarsi di tutti gli altri e rimetterci posizioni prezione. Astuto Alonso, che ormai può soprannominarsi catapulta rossa, bravo ad agguantare il terzo posto dietro Button. Nel mezzo dal primo all’ultimo giro, tanti pit stop causa gomme che si usuravano in maniera abnorme – tranne che su quel mezzo-proiettile che è la Red Bull -, qualche emozione con Schumacher che decolla su Perez e causa la Safety Car che a metà gara compatta tutto il gruppo.
Altro da raccontare? Nulla. Un dominio netto, poi attenuato nel distacco quando dai box comunicavano a Vettel che poteva anche rallentare, e godersi le luci della notte di Singapore. Sembrava poter lottare per il podio Alonso, ma un prematuro decadimento delle gomme super morbide nel primo stin lo ha costretto ad anticipare il pit stop. Poi, è stato bravo a riprendersi la posizione su Webber, grazie alla sosta più rapida, ma non ha potuto nulla quando l’australiano lo ha sorpassato in pista, poco dopo la ripartenza dietro la safety car.
Peccato per Massa, nella scia del compagno di squadra fino a che Hamilton non ha deciso di tamponarlo causandogli una foratura alla posteriore destra. Un giro intero per rientrare ai box e cambiare le gomme, prima di ripartire e mettere in pista una rimonta che si è conclusa con un nono posto.
Premiata la costanza e il passo della Force India, con Paul Di Resta sesto e unico tra i primi dieci a esser partito con le gomme morbide invece che le super morbide.
Vince la gara ma non ancora il mondiale Vettel, il prossimo match point sarà tra quindici giorni in Giappone, dove auguriamoci di assistere a una gara più movimentata e interessante. Perché a guardare i distacchi inflitti oggi, si capisce come non ci sia stata alternativa al monologo tedesco.
Fabiano Polimeni
1. Vettel
2. Button + 1”737
3. Webber + 29”279
4. Alonso + 55”449
5. Hamilton + 1’07”766
6. Di Resta + 1’51”067
7. Rosberg + 1 giro
8. Sutil Force + 1 giro
9. Massa + 1 giro
10. Perez + 1 giro