Gioia Tauro. Continua l’attività di tutela ambientale della Guardia Costiera

Gioia Tauro (Reggio Calabria). L’attività di controllo e monitoraggio del territorio prosegue in maniera incessante da parte degli uomini della Sezione di Polizia Marittima ed Ambiente della Capitaneria di porto di Gioia Tauro. Nei giorni scorsi infatti è stata posta sotto sequestro penale una vasta area demaniale marittima adibita a discarica abusiva di circa 100.000 metri quadri. La zona è stata posta sotto sequestro preventivo urgente dai militari della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro ed i fatti sono stati riferiti alla Procura della Repubblica di Palmi.
L’area si trova in prossimità del lato Nord della foce del fiume Budello ed è stata interessata da uno smaltimento illegale di materiale di risulta proveniente da demolizioni edili, ingenti quantità di eternit, pneumatici e rifiuti di vario genere. L’eternit è considerato un rifiuto pericoloso proprio per l’ eventuale liberazione di fibre di amianto, normalmente legate con la malta cementizia e che incoscientemente è stato abbandonato su un tratto di arenile in prossimità della foce del fiume Budello.
Il reato accertato è previsto dal decreto legislativo n. 152/2006, meglio conosciuto come “Testo unico in materia ambientale”, che punisce con l’arresto fino a due anni l’abbandono di rifiuti su aree non autorizzate. Le indagini sono state avviate dalla Sezione Polizia Marittima ed Ambiente della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, su disposizione del Comandante Capitano di Fregata Diego Tomat che ha assicurato e garantito le attenzioni sull’intera fascia del litorale marittimo di competenza. Ciò si ricollega ad una “mirata attività di programmazione ed analisi del territorio”, a suo tempo già fotografato e monitorato al fine di rilevarne gli eventuali abusi e difformità.

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