Test auto usate: Fiat Nuova Croma (Euro 4) 1.9 Mjet 16v Emotion. Anno vettura provata: 2005; chilometri: circa 80 mila. Quotazione usato Quattroruote: circa 10 mila euro per modello 2006 con 122 mila chilometri
di Fabiano Polimeni
Ha i tratti della tourer con tanto spazio e ottima abitabilità. Un progetto nato su un pianale comune, condiviso con la Opel Signum e la Saab 9-3, per un’auto sincera, senza velleità di prestazioni che ti lasciano senza parole. Insomma, una valida alternativa alle tradizionali monovolume. Si presenta con queste carte la Fiat Nuova Croma, nata dalla matita di Giorgetto Giugiaro nel 2005, poi ristilizzata per uniformare il frontale – piuttosto anonimo quello della prima serie – al nuovo corso introdotto con la Bravo. La versione provata ha circa 80 mila chilometri sulle spalle, sufficienti per segnalare particolari difetti, come anche per fare una stima attendibile sui consumi, che si mantengono forse al di sotto delle aspettative, pur senza destare troppe preoccupazioni. E’ mossa dal millenove diesel multijet 16 valvole, con turbocompressore a geometria variabile, unità che restituisce 150 cavalli e 320 newtonmetri di coppia. Vedremo che questi numeri, a sé interessanti, pagano dazio nella dinamica di marcia, complice una massa complessiva importante.
Design
Ricalca il concetto delle station wagon, ma reinterpretandone alcuni elementi. Giugiaro ha cucito un vestito ritagliato su quattro metri e 76 di lunghezza, facendo sartoria in altezza, dove la Nuova Croma raggiunge il metro e 60 centimetri. Per dare un’idea, siamo sulle quote di una Opel Meriva. Quindi, alle quote della station si mixano quelle del monovolume, a vantaggio dell’abitabilità interna e della posizione di guida, che è ben lontana dall’essere sportiveggiante, ma ripaga con una piacevole sensazione di poter osservare dall’alto quel che accade intorno.
Se la Signum – nata sulla stessa piattaforma – ha linee più marcatamente dinamiche, la prima serie della Nuova Croma (oggi semplicemente Croma; ndr) declina il design alla funzione. Fiancata con ampie vetrature, linea di cintura regolare e visibilità posteriore che non è mortificata dai montanti, restituendo un’ottima prospettiva alla quale arrivano in soccorso i sensori di parcheggio. Elemento stilistico di non poco conto, le barre longitudinali sul tetto: aiutano a staccare un disegno impegnato a camuffare l’altezza da monovolume con un’impostazione da tourer. Guardare due Nuova Croma con e senza barre portatutto esemplifica al meglio il concetto di funzione stilistica dell’elemento.
Al posteriore, ampia apertura per il bagagliaio, che ha una conformazione regolare per soglia d’accesso e altezza di carico. Ad alleggerire lo sviluppo in altezza, il disegno dei gruppi ottici, con andamento orizzontalmente.
Interni
Saliti a bordo, il primo impatto che si ha è di auto abbastanza curata nei dettagli. Poi, analizzando ancor più approfonditamente alcuni elementi, nel caso specifico di un modello con 5 anni di vita sulle spalle, emerge qualche pecca in termini qualitativi. Anzitutto i materiali usati per le plastiche dell’abitacolo: fatta eccezione per la parte superiore della plancia, le rimanenti sono plastiche rigide, e talvolta anche di scarsa qualità come nel caso dello sportello porta oggetti. I colori chiari staccano bene e regalano luminosità, ma il responso al tatto è impietoso: si sarebbe potuto fare molto di più. Situazione migliore sui pannelli delle portiere, con degli inserti in tessuto al centro, mentre in basso si ricalca la qualità delle altre plastiche rigide già descritte. Una nota sull’apertura delle portiere anteriori. Sono consistenti, con una bella sensazione di robustezza. Tuttavia, in fase di apertura manca un sostegno che le blocchi in una posizione intermedia, o meglio, c’è ma contrasta poco l’oscillazione degli sportelli verso l’esterno, con il rischio di trovarsi la portiera spalancata in mezzo alla strada.
I sedili sono improntati al comfort, con una bella seduta morbida e resistente anche dopo tanti chilometri. Non sostengono al meglio nelle accelerazioni laterali, complice la scarsa profilatura su schienale e seduta. Considerando la vocazione della Nuova Croma, è un aspetto che può “passare”. Tradisce la piattaforma comune con la Signum e Saab 9-3, il posizionamento del blocchetto d’accensione: davanti alla leva del freno a mano, come tradizione svedese impone. Sempre tra i due sedili, non manca un profondo pozzetto porta oggetti. Sconta semmai un rivestimento in similpelle molto sottile e a rischio usura nel tempo.
Promossa la Nuova Croma in tema di visibilità. Sia i montanti anteriori che quelli posteriori, nell’utilizzo cittadino non hanno creato particolari problemi. Si vede bene senza troppi angoli bui, e considerata la lunghezza non proprio da city-car è un bel valore aggiunto.
Capitolo abitabilità posteriore: eccellente. Lo spazio per le gambe abbonda, come anche la sensazione di spazio in altezza. Le ampie vetrature, poi, contribuiscono a creare un ambiente luminoso senza avere sensazioni claustrofobiche. Bene anche lo spazio trasversale, con tre adulti che riescono ad accomodarsi sul sedile senza troppa fatica. Non mancano due bocchette d’aerazione, al centro sul tunnel, anche se non si può regolare l’intensità dei flussi.
Passando al quadro strumenti, è completo, con due grandi elementi circolari analogici, due più piccoli per il livello carburante e la temperatura dell’acqua, e un display in mezzo che racchiude tutti i dati del computer di bordo. Al centro, invece, campeggia il clima automatico bi-zona e i comandi per l’autoradio, replicati sulle razze del volante.
Impressioni di guida
Diciamolo subito, la Nuova Croma non è fatta per regalare appoggi in curva da fotografare o per pennellare tornanti di montagna e continui trasferimenti di carico. La Nuova Croma nasce per portarvi lontano, dove vorrete, purché lo vogliate fare con calma. I cavalli e la coppia di per sé non mancano, è l’assetto e la massa della vettura che mortificano il millenove diesel 16v da 150cv. Motore che ha un comportamento già visto anche sulla Bravo Multijet 165cv, con la curva di coppia che non arriva immediata, ma da quota 2000 giri/min in su. Nello specifico, sulla Nuova Croma si percepisce chiaramente l’entrata in coppia (320Nm il valore massimo) intorno ai 2100 giri/min, che si mantiene consistente fino a 3000 giri/min. Un aspetto positivo è che non aumenta troppo la rumorosità interna, quello negativo è che la spinta si mantiene regolare, senza emozioni speciali.
Il cambio, un sei marce manuale, si manovra bene, complice la posizione della leva rialzata. Solo quale innesto un po’ contrastato, che non invoglia all’utilizzo troppo rapido: un comando onesto. La frizione si fa sentire, specialmente nei continui cambi in città, dove alla lunga può affaticare. Un comodo aiuto arriva, invece, dall’hill holder, che tiene la Nuova Croma ferma in salita nelle ripartenze: il bilancino diventa a prova di neopatentato.
Abbiamo già anticipato la posizione di guida, rialzata e con un controllo completo su quel che avviene intorno. E’ tra i valori aggiunti dell’aver sfruttato qualche centimetri in più in altezza.
Passando al capitolo consumi, possiamo raccontarvi di una media veritiera, quindi senza particolari accorgimenti o economy-run, di circa 7,5 litri per 100 chilometri, il che significa poco più di 13 chilometri/litro. Un consumo non certo da guinness, che si allinea a quanto visto con la stessa unità propulsiva su altri modelli del gruppo Fiat. Va detta però una cosa. Nella marcia autostradale, complice la sesta lunga, i consumi migliorano e garantiscono percorrenze maggiori.
Infine, due accenni all’impianto frenante e allo sterzo. Quattro dischi per rallentare la Nuova Croma, soluzione obbligata per la massa notevole, ma le decelerazioni sono tranquille, senza un mordente particolarmente aggressivo. La corsa del pedale è sì corta ma un po’ spugnosa nella prima parte. Quanto al volante, la posizione non è di quelle belle orizzontali, ma d’altronde l’impostazione della vettura non pretende di appagare lo spirito del piacere di guida. Bene la consistenza, è un volante che “si sente”, anche ai piccoli angoli e quest’idea è confermata anche dalla rapidità con cui “torna al centro”, seppur con qualche oscillazione di troppo.
In conclusione, auto di sostanza la Nuova Croma. Buona per macinare chilometri e approfittare dei buoni prezzi che si trovano sul mercato dell’usato, con cifre intorno ai 10 mila euro per l’allestimento più completo, quello da noi provato, l’Emotion. Consumi e prestazioni restano al di sotto di quanto possano suggerire i numeri.