Nucera (PdL): “Il Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile ha bisogno di alcuni necessari aggiustamenti”

Reggio Calabria. “Il Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile ha bisogno di alcuni necessari aggiustamenti e verifiche. Più che opportuna, quindi, la decisione, accolta oggi in seconda Commissione, di rinviare alla prossima seduta l’approvazione del provvedimento”. E’ quanto afferma il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera (Pdl) al termine della riunione dell’organismo. “Una prima considerazione – avverte Nucera – riguarda le valutazioni di Confindustria Calabria, con le quali è stata segnalata la scarsa attenzione del Piano verso il cosiddetto ‘turismo termale”. Una carenza che va assolutamente colmata. In Calabria – ha ricordato Nucera – sono presenti alcune tra le più rinomate stazioni termali del nostro paese. Penso – ha aggiunto – alle Terme Luigiane, a quelle di Galatro, di Lamezia Terme, dove sorgono strutture alberghiere e stabilimenti in grado di erogare prestazioni di alto livello non solo sotto il profilo terapeutico, ma anche come centri benessere e beauty farm. Solo per questo settore, la percentuale di utenza turistica supera, in Italia, il 2%. Un dato non di poco conto che dà l’idea dell’ulteriore opportunità che la Calabria può sfruttare in una prospettiva di sviluppo turistico regionale, attraverso anche la destagionalizzazione dell’offerta che moltiplicherebbe le opportunità predisposte dallo stesso Piano”. “Altro aspetto, poi, non meno importante, è quello dell’Area Grecanica che non è stata assolutamente considerata in questo Piano. Nelle audizioni di oggi in Commissione – ha sottolineato Nucera – molti sindaci ed amministratori hanno evidenziato gli errori, o meglio le sviste che hanno caratterizzato la definizione di alcune aree, nelle quali non sono state comprese località che per fattori paesaggistici, storici, culturali ed artistici andavano inevitabilmente aggregate. Come nel caso dell’Area grecanica reggina, appunto, che non è stata compresa nell’area della cosiddetta ‘Costa dei Gelsomini’, né in quella ‘Aspromontana’. “Capisco – aggiunge Nucera – che la complessità e l’articolazione del Piano può aver privilegiato le aree e le zone a più alta ed evidente vocazione turistica, secondo i criteri già citati. E di questo non intendo fare nessuna colpa ai tecnici che lo hanno redatto. Dico più semplicemente, considerata la possibilità che ci è data con il rinvio della discussione e dell’approvazione in Commissione, di considerare anche questa importante area della Calabria, che di fatto nel Piano risulta smembrata e non vede riconosciuta nessuna delle sue peculiarità che la potrebbero rendere appetibile sul piano dell’offerta e della domanda turistica. Spero – conclude Nucera – che dalle valutazioni tecniche del Dipartimento e dalla utilissima discussione sviluppata oggi in Commissione, maturi la consapevolezza di un riconoscimento legittimo sul piano del turismo sostenibile anche per l’area grecanica reggina, in grado, da sola, di fare sistema, in un più ampio progetto di offerta e promozione del turismo in Calabria”.

 

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