Reggio Calabria. Da lunedì 3 ottobre al cinema Aurora di Reggio Calabria prenderà il via la rassegna cinematografica del Circolo del Cinema “Cesare Zavattini”. Anche quest’anno la selezione offre dieci film che hanno caratterizzato il buon cinema della passata stagione, che continuano a mostrare un cinema in perpetuo movimento artistico e produttivo nel panorama internazionale. Nella rassegna, inoltre, come sempre accade, non manca la promozione del cinema italiano più interessante, quello più invisibile e sconosciuto, maltrattato dalla distribuzione, ma necessario e di qualità.
La rassegna di quest’anno dal lungo titolo “…è meglio sentirsi persi o guardare solo quello che ti hanno detto di guardare?” vuole dare forma allo spaesamento, alle infinite possibilità di perdersi dentro il testo filmico, nei mille possibili rivoli della narrazione. Perché il cinema, come i libri, come ogni altra forma d’espressione è multiforme, e citando e parafrasando Troisi il cinema “è di chi gli serve”. E i dieci film proposti lo faranno attraverso vari generi, la commedia, l’animazione, il docufilm, il dramma.
Lunedì 3 ottobre aprirà la rassegna un film che si configura come un mosaico di infinite storie che fanno da contorno a quella di Newal protagonista di Incendi, “La donna che canta” di Denise Villeneuve.
Seguirà, lunedì 10 ottobre, “Les plages d’Agnes” di Agnes Varda. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2008, il film è un’opera nella quale la regista francese travasa tutto il proprio amore per il cinema e per il racconto di un lungo viaggio dentro la cultura degli anni ‘50 e oltre del secolo scorso.
E’ un impegno morale proiettare “Offside” il penultimo film di Jafar Panahi, in programma lunedì 17 ottobre. Il regista iraniano subisce ancora la detenzione nelle carceri del proprio paese per avere realizzato le proprie opere aspirando ad una legittima libertà espressiva. Un film che nasconde, dietro la forma lieve della commedia il dramma collettivo della mutilazione dei minimi diritti civili.
Lunedì 24 ottobre “Uomini di Dio” del belga Xavier Beauvois racconta la forza e la determinazione dei monaci di un monastero, in un avvenimento realmente accaduto in Algeria, che si appellano al principio di responsabilità, che diventa coraggio delle proprie idee e forza d’animo per esprimerle anche la dove o quando le contingenze storiche imporrebbero il silenzio o il segreto.
Della stessa materia sensibile è fatto il film della danese Susanne Bier “In un mondo migliore”, in programma lunedì 31 ottobre. Una storia che contrappone, come in una sorta di partita a scacchi, l’impegno verso il mondo che sta fuori dalla porta di casa e quello che invece sta al di qua di quest’ultima, e dentro questa vicenda quella del ragazzino che vive la propria difficile esistenza tra due genitori idealmente vicini, ma materialmente lontani.
Lunedì 7 novembre, nel “Ragazzo con la bicicletta” i fratelli Dardenne tornano a indagare la realtà di un’infanzia difficile attraverso vicende che mettono in gioco il problematico rapporto genitori-figli.
Se c’è un film tra quelli che quest’anno compongono il cartellone della rassegna che forse meglio di altri resta dentro lo spirito di un sincero e inatteso smarrimento esistenziale è proprio la divertente e arguta commedia di Philippe Le Guay “Le donne del sesto piano”, in programma lunedì 14 novembre. Qui, come spesso accade le donne (quelle del sesto piano) costituiranno la scintilla che innescherà la trasformazione esistenziale del protagonista.
Lunedì 21 novembre il film paraguaiano “Gigante”, una storia in cui dalla solitudine si passa al turbamento dell’innamoramento con tutta la magia del cinema, del racconto e del mistero che sta dentro i percorsi che ci portano a smarrirci dentro la vita di un’altra persona.
Il Circolo, quest’anno ritorna a un suo antico amore, quello del disegno animato. È Silvayn Chomet che, lunedì 28 novembre, con il suo “L’illusionista” ci racconta una storia di disillusione, a dispetto del titolo, un delicato racconto morale dedicato alla memoria di Jacques Tati che aveva scritto la sceneggiatura cucita su di lui.
La rassegna si chiuderà lunedì 5 dicembre con un film italiano. “Io sono con te” di Guido Chiesa è il racconto di Maria, la madre di Gesù. Un film che dentro la storia di Cristo imbastisce quella sovvertitrice di Maria. Un personaggio fuori dagli schemi, una donna che ha saputo opporsi alle rigide consuetudini della sua gente, una madre ispiratrice della carica sovversiva di suo figlio. Un film assurdamente ignorato dalla distribuzione. Vincere questa assurda censura di mercato è diventato un preciso impegno del circolo.
Il costo della tessera per tutte le proiezioni è di 20 euro. I tesserati avranno l’opportunità di scegliere tra due proiezioni che si svolgeranno presso il Cinema Aurora in Via S. Caterina n.163 alle ore 18:00 e alle ore 21:00.
Circolo del Cinema “Cesare Zavattini”
Reggio Calabria