Dattolo (Udc) sulla visita del Papa: “Occasione per affermare centralità del cittadino nei progetti della politica”

Reggio Calabria. “Vorremmo tanto che Benedetto XVI considerasse la Calabria, terra storicamente emarginata economicamente e socialmente, oggi simbolo di una condizione aspra con cui la Regione si sta tuttavia efficacemente confrontando, come una figlia prediletta”.
E’ quanto auspica il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Alfonso Dattolo, che aggiunge: “Il desiderio dei calabresi sarebbe che la Calabria avesse un posto particolare nel cuore di questo grande Papa”. Spiega Dattolo: “Di valori umani, radici salde e di attaccamento alla tradizione non avulsa però da aperture verso la modernità, che sono i punti salienti su cui il Papa ha richiamato l’attenzione mondiale nel corso della sua visita in Germania per temprare la fede dinanzi all’incalzante secolarizzazione, la Calabria è straordinariamente ricca. La visita del Papa, proprio in un momento in cui in Calabria siamo impegnati a ricostruire il tessuto politico e istituzionale, assume pertanto un valore speciale. Inoltre – conclude il capogruppo dell’Udc – per la Calabria, la visita di Benedetto XVI costituisce, a maggior ragione in questo momento difficile per il Paese e l’Europa, l’occasione per affermare la centralità del cittadino comune nelle progettualità della politica, l’affermazione di una rinnovata etica della responsabilità e dei doveri di cittadinanza all’interno delle scelte europee e nazionali che debbono mirare a coniugare, come sostengono i preziosi documenti sul Mezzogiorno elaborati dai vescovi italiani, lo sviluppo con la solidarietà”.

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