Suzuka (Giappone). Ultime dal Sol Levante cercasi. Con le prove libere al via domattina, quando in Italia saranno le 3:00 di notte, a Suzuka si va a caccia di qualche notizia interessante, visto che per la vittoria – di titolo e gara – sembra esser un pronostico già segnato. Così, spazio al mercato e alla lotta ravvicinata per il secondo posto in campionato, tra Jim, Nando e Mark racchiusi in tre punti e Hamilton poco più dietro, in corsa nonostante le ultime prestazioni a dir poco opache. Se proprio siete tra coloro, inguaribili ottimisti, che a Suzuka sperano in lotta al vertice vera, sappiate che la la zona Drs è stata delimitata sul rettifilo principale, dall’uscita dell’ultima chicane all’ingresso della prima curva.
Mercato. Dopo aver visto la stagione di Gino Hamilton, in McLaren si saran ricordati che nel box c’è un altro inglese, con un’opzione da esercitare per il 2012. Addirittura era stato accostato alla Ferrari Jenson Button, dopo la gara di Monza. E non sarebbe stato un cattivo affare per Maranello, anzi. Ma è verosimile che in Ferrari per il 2013 si punti a un cambiamento, magari dopo aver osservato il rientro alle corse di Robert Kubica, oppure, seguendo per un’altra stagione l’evoluzione del promettente messicano della Sauber, Sergio Perez.
Fatto sta che Jim ha siglato il rinnovo con il team anglo-tedesco, e i dettagli dell’accordo parlano di un contratto a lungo termine. Button costante, a volte in questa stagione non al pari del compagno di squadra (vedi Nurburgring) ma nel complesso più redditizio, soprattutto per lo sviluppo e messa a punto della monoposto. Spesso è riuscito a capovolgere in suo favore week end di gara nati malissimo, con problemi tecnici a bloccarlo nelle libere, salvo poi ritrovarselo al top tra gli “umani” alla domenica di gara, vedi Singapore. Investitura ufficiale arrivata anche da Martin Whitmarsh, che forse, in fondo, non credeva di ritrovarsi un pilota di tale calibro lo scorso anno, dopo il mondiale vinto in Brawn Gp. «Jenson è un gran pilota e ragazzo. Posso dire con sicurezza che è uno tra i piloti più capaci e rispettati che abbia mai avuto, sono assolutamente contento che continuerà a lavorare con noi in futuro: ha molta considerazione nel team».
Con buona pace di Webber, che guida un’astronave; con l’incredulità di Alonso, che dopo Silverstone credeva forse – come tutti i tifosi – di aver ritrovato una Ferrari seconda forza del mondiale; alla fine, nella lotta per il secondo posto al momento è proprio Button a esser meglio piazzato.
Secondo in campionato, primo tra i terrestri. Resta da combattere per un piazzamento platonico, d’accordo. E non può essere una consolazione per gente che è abituata a lottare per il bottino che conta. Fernando Alonso si trova a mettere in cascina un’altra stagione dove ha fatto i miracoli, con una macchina spesso palesemente inferiore non solo alla Red Bull ma anche alla McLaren. Lo spagnolo ha il grandissimo merito di essere uno che non molla mai, oltre a non staccare mai da quanto ci racconta in pubblicità. Così, se la baracca Ferrari terrà a galla ancora nel 2011 sarà grazie a lui. «Anche se non siamo più matematicamente in corsa per il titolo, ci sono ancora tante ragioni per tenere alta la motivazione in queste ultime gare», spiega Nando dal sito Ferrari.
«Innanzitutto c’è il secondo posto nel campionato piloti: considerato com’è andata finora la stagione, sarebbe davvero un bel risultato, per me e per la squadra. Saremo in quattro a giocarcelo e credo che dovremo aspettare fino ad Interlagos per avere un verdetto. E’ chiaro che se guardiamo all’andamento delle ultime gare non sarà certo facile, perché i miei avversari diretti sembrano avere qualcosa in più da un punto di vista della prestazione della vettura ma non vuol dire che mi consideri senza speranze, tutt’altro.
Poi c’è anche il secondo posto nella classifica costruttori – continua Alonso -, un obiettivo ancora più difficile, perché il ritardo dalla McLaren è notevole, ma non è impossibile. Infine, c’è la voglia, mia e di tutta la squadra – di chiudere nella maniera migliore una stagione che non è andata come volevamo. Centrare almeno una vittoria sarebbe il massimo: l’importante sarebbe essere sempre in lotta per il podio».
Intanto, il meteo giapponese ha accolto il Circus con la pioggia, ma per il week end di gara si annuncia asfalto asciutto. Certo, un po’ di emozione in più a una gara dai contorni apparentemente segnati, non farebbe male.
Fabiano Polimeni