Pizzo Calabro (Vibo Valentia). Per dieci anni è stata costretta a subire ogni tipo di violenze. Schiaffi, pugni, insulti, veri e propri pestaggi portati a termine in tutte le ore del giorno e della notte a volte con spranghe, mazze e qualsiasi oggetto presente in casa erano ormai cosa normale tra le mura domestiche. Un vero e proprio calvario cominciato per T.T., cittadina bulgara di 28 anni, già mentre si trovava nel proprio Paese e che, quando con il suo convivente Sami Veli Yusein, cittadino bulgaro 39enne da tempo impiegato a giornata come manovale a Pizzo, è giunta in Italia, non solo non è migliorato, ma è diventato, se possibile, ancora peggiore. Un inferno che non ha conosciuto pace nemmeno durante le tre gravidanze della donna, che spesso veniva costretta dal proprio aguzzino a dormire fuori dalla porta di casa, vicino alla cuccia del cane, davanti agli occhi impietriti degli altri figli. Una situazione insostenibile, che peggiorava ulteriormente quando l’uomo era – come accadeva di frequente – in preda ai fumi dell’alcool ed a cui la donna, terrorizzata e con gli evidenti i segni del vero e proprio massacro a cui veniva sottoposta tutti i giorni, ha deciso di ribellarsi rivolgendosi al consultorio familiare di Vibo Valentia ed ai Carabinieri della Stazione di Pizzo. Ai militari la giovane, in lacrime, ha raccontato i dieci interminabili anni di sofferenze e maltrattamenti, chiedendo aiuto ed un posto sicuro dove scappare con il propri tre figli di 9, 6 e 4 anni, prima che anche loro diventassero vittima della furia cieca dell’uomo. I militari dell’Arma della Compagnia di Vibo Valentia e gli assistenti sociali hanno immediatamente raccolto l’incredibile racconto provvedendo a trasportare T.T. ed i suoi tre figli in una località protetta e lontana da Pizzo, dove la donna non potesse essere raggiunta dal proprio aguzzino. A tempo di record i Carabinieri hanno redatto una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia che ha immediatamente richiesto la custodia cautelare in carcere per l’uomo. Ordinanza arrivata in una manciata di giorni e prontamente eseguita dagli uomini della Stazione Carabinieri di Pizzo, che hanno sorpreso l’uomo nella propria abitazione ammanettandolo e trasferendolo nel carcere di Vibo Valentia.
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