Reggio Calabria. “L’area Grecanica reggina ha tutti i presupposti per fare sistema e dar vita a quelle che potrebbero diventare “Le Terre dell’Area Grecanica”. E’ la proposta che lancia il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera. “Un’ idea maturata attorno alla discussione in corso in Commissione sul Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile – spiega Nucera – e nella quale è emersa forte la necessità di considerare territorialmente, valorizzare e promuovere l’enorme patrimonio storico, culturale, paesaggistico dell’Area grecanica reggina. Un comprensorio di circa 70mila abitanti oggi condannato allo spopolamento ed all’emigrazione forzata di migliaia di persone, soprattutto giovani”. “Invece – prosegue il segretario-questore del Consiglio regionale – basterebbe davvero poco per capovolgere una situazione oggi definita drammatica. Nei giorni scorsi – ricorda Nucera – ho evidenziato in II Commissione l’opportunità di considerare e comprendere in un’unica suddivisione territoriale l’Area grecanica reggina, un territorio che nella stesura del Piano regionale per lo sviluppo turistico sostenibile è impropriamente suddiviso tra aree diverse, non solo geograficamente (pianura e montagna), ma anche per vocazione territoriale”. “Una scelta – prosegue Nucera – sulla quale ho già espresso tutto il mio disappunto, facendomi portavoce, in questa prima fase, delle legittime istanze di tanti residenti e amministratori di quel territorio”. “Risulta infatti incredibile che un’area così compatta ed omogenea sotto il profilo linguistico, storico, culturale, ma soprattutto, artistico e paesaggistico – argomenta il segretario-questore del Consiglio regionale – sia poi totalmente ignorata, in funzione di queste sue peculiarità. Ecco invece, l’opportunità che la stessa faccia “sistema” attraverso la costituzione di un Consorzio di gestione che metta insieme, in un’unica “rete” tutti i borghi del comprensorio, puntando al loro recupero ed alla loro valorizzazione. Un luogo da contrassegnare con un proprio marchio, capace di caratterizzare e regolamentare i vari aspetti di cui si compone l’offerta turistica, sistema dell’ospitalità, delle strutture ricettive, dei prodotti tipici, dei percorsi culturali, naturalistici, museali, e delle antiche chiese”. Non sono prospettive da visionario – conclude Nucera – ma disegni concreti di uno sviluppo che va solo recuperato come idea e messo in atto inserendolo in quel più ampio progetto rappresentato dal Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile. Un’occasione che la Regione Calabria e l’Area grecanica non possono assolutamente perdere”.