Suzuka (Giappone). Come leggere la qualifica Ferrari in ottica gara? Riuscirà a recuperare il gap e inserirsi nella lotta per il podio? Felipe Massa davanti a Fernando Alonso, che ha pagato un errore nel primo tentativo della Q3 alla Spoon curve, là dove Vettel ha costruito la pole position. Ma quando non guidi la miglior macchina del lotto, e ci metti cuore e coraggio per trovare i centesimi sparsi qua e là, l’errore è dietro l’angolo e ci sta.
Dopo quanto visto nel venerdì di prove libere, con i long run in assetto da gara, il tema che si propone per tutti è legato all’usura delle gomme: circa 20 giri la durata delle medie, buone per costruire una tattica consistente; appena 12 per le morbide, più veloci ma con l’incognita dell’omogeneità della prestazione.
Massa contento del piazzamento, che sottolinea come sia «stata una qualifica difficile, non è stato facile mettere insieme un giro. Avremo una gara dura, con molto caldo (oggi circa 35° C la temperatura dell’asfalto; ndr), però anche un degrado elevato delle gomme: trovare la strategia giusta non sarà facile». E sulle chance di scavalcare chi è davanti, il brasiliano confida più nella gestione e strategia per le gomme anziché sui sorpassi. «Non si passa facilmente, però, è possibile. L’uso della gomma potrà fare la differenza, speriamo di essere una buona posizione, sorpassare meno ed essere davanti».
Realista Alonso, che traccia l’obiettivo domenicale realisticamente alla portata di Maranello. «La Mclaren e Red Bull si sono avvicinate, e possono lottare per la vittoria domani. Per noi è un po’ più lontana la vittoria, mentre il podio è una possibilità più reale».
Se dovessero venir confermati i valori visti ieri pomeriggio, un quadro verosimile potrebbe essere Vettel a dettare il ritmo, Button che prova a resistere, poi, Hamilton, Alonso e Massa con un passo molto molto simile. Attenzione a Webber, oggi relegato indietro da un errore di guida, ma con passo gara di quelli per mettere insieme la rimonta. Insomma, lo spettacolo e incertezza odierna potrebbero essere sconvolti quando nei serbatoi dovrà andarci la benzina per coprire i 310 chilometri di gara. Domattina la risposta ai dubbi di questi due giorni nipponici.
Fabiano Polimeni