Suzuka (Giappone). Impressionante. Non per velocità, già vista durante l’anno. Impressionano fame e rabbia agonistica di Sebastian Vettel. Dopo la prima serie di giri veloci nella Q3, sembrava che potesse rompersi l’incantesimo della pole position, con una vettura al palo senza quei colori là, senza una Red Bull a mettere in riga tutti. Sembrava potessero esserci tutti gli elementi per trovarsi un Hamilton o un Button alla piazzola numero 1. E invece è sceso in pista per il secondo tentativo con la fame del cannibale, è stato forse il punto della stagione dove per la prima volta si può dire di aver visto un Vettelmacher. Ha aggredito la parte centrale di Suzuka al limite, come se dovesse lottare per il mondiale sul filo dei piazzamenti. La “curva del cucchiaio” l’ha usata per mangiare gli avversari, uscendo al limite come nessun altro. Sebastian Vettel partirà in pole position anche domani, e questa volta ha divertito: costretto a guidare oltre, spremere il tutto per tutto dalla lattina che sul giro secco, qui in Giappone, è sembrata meno stratosferica del solito. Merito va dato anche ai due di Woking, che ci hanno messo tanto del loro per rendere interessante la qualifica. Ma Button e Hamilton si fermano a un’incollatura di distacco: nove millesimi per Jenson, un decimo e mezzo per Lewis.
Capitolo Ferrari. Complimenti a Massa, bravo a mettersi dietro Alonso, incappato in un errore nel primo giro veloce, quando era allineato sui tempi dei migliori nel primo settore. Delusione per Webber, perché quando il tuo compagno di squadra mette concentrazione e cattiveria come visto fare da Vettel, tu non puoi chiudere sesto e sbagliare il giro buono.
A guardare questo spettacolo, senza giri cronometrati e guardando alle gomme da preservare, Schumacher, Senna, Petrov e Kobayashi.
Q2
Subito in pista tutti con le gomme morbide, mescola che garantisce un ampio divario di prestazioni sul tracciato nipponico: circa 1″ per le monoposto di vertice. Non sorprendono i distacchi minimi tra i big, già visti nelle libere, almeno sul giro singolo. E’ Hamilton a svettare (1’31”139) e marcare un solco più ampio su Vettel (1’31”424). Lewis al top nel primo settore dove ha costruito il vantaggio poi mantenuto per tutto il giro: ben 3 decimi in meno rispetto ai parziali di Vettel e Button, solo Webber è riuscito a replicare il tempo dell’inglese della McLaren. Ferrari a mezzo secondo con Alonso e Massa, quinto e sesto rispettivamente e lenti soprattutto nel primo tratto guidato, dove si accumula il divario da Hamilton. Accedono alla Q3 Hamilton, Vettel, Button, Webber, Alonso, Massa, Schumacher, Petrov, Senna, Kobayashi.Restano fuori le due Force India, le due Williams e le due Toro Rosso, oltre a Sergio Perez, fermo anche lui per problemi idraulici sulla sua Sauber, mentre il compagno di squadra e idolo di casa ha agguantato la Q3.
Q1
Miglior tempo per Kobayashi davanti a Sutil, entrambi al top grazie alle gomme morbide. Eliminati Kovalainen, Trulli, D’Ambrosio, Glock, Ricciardo, Rosberg e Liuzzi. Questi ultimi due senza tempi cronometrati, con il tedesco della Mercedes che ha accusato problemi idraulici, «non cambiava più e non siamo riusciti a rimettere a posto la macchina» il commento di Nico. Tra i big, Alonso davanti a Hamilton e Button.
Fabiano Polimeni
Classifica tempi qualifiche Gp Giappone
- Vettel 1’30”466
- Button 1’30”475
- Hamilton 1’30”617
- Massa 1’30”804
- Alonso 1’30”886
- Webber 1’31”156
- Schumacher (senza tempo)
- Senna (senza tempo)
- Petrov (senza tempo)
- Kobayashi (senza tempo)
- Sutil 1’32”463
- Di Resta 1’32”746
- Barrichello 1’33”079
- Maldonado 1’33”224
- Buemi 1’33”227
- Alguersuari 1’33”427
- Perez (senza tempo)
- Kovalainen 1’35”454
- Trulli 1’35”514
- D’Ambrosio 1’36”439
- Glock 1’36”507
- Ricciardo 1’37”846
- Rosberg (senza tempo)
- Liuzzi (senza tempo)