Roma. Nella lotta al sommerso, la Calabria è una regione che inverte la rotta rispetto al passato. E’ quanto emerge dal settimo rapporto sul sommerso e l’economia non regolare in Calabria relativo al 2010, presentato questo pomeriggio al parlamentino del Cnel a Roma. I lavori – si legge in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – sono stati conclusi dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. Ad aprire il forum è stato il Presidente del Cnel Antonio Marzano, ha illustrato i dati del settimo rapporto il Presidente della Commissione emersione Benedetto Di Iacovo. Sono inoltre intervenuti il sottosegretario al Lavoro Nello Musumeci, il presidente del Consiglio regionale della Calabria Franco Talarico, l’assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani, il consigliere comunale di Roma Domenico Naccari, delegato ai rapporti con le comunità regionali, che ha portato il saluto del sindaco Alemanno. Per i sindacati Claudia Carlino (Cgil), Paolo Tramonti (Cisl), Guglielmo Loy (Uil) ed il segretario dell’Ugl Giovanni Centrella. Ha inoltre relazionato il professor Domenico Marino che ha curato il settimo rapporto. Questi i dati Istat elaborati dalla Commissione: la stima del sommerso nel 2010 è pari al 23,1% su una forza lavoro regolare di 550.000 unità. Nel 2009 era del 27%. Le unità irregolari calano in un anno di settemila unità, da 149.000 stimati nel 2009 a 142.000 del 2010. In dieci anni, dal 2000 ad oggi, i lavoratori in nero scendono di 59mila unità complessive. Secondo lo studio, il primo trimestre 2010 ha segnato un tasso di disoccupazione del 12,4 %, mentre il tasso di occupazione si attesta al 42% con livelli di attività del 48%. A partire dal secondo trimestre 2010, secondo il rapporto, “si è verificata una ripresa occupazionale” e alla fine del IV trimestre è stato registrato “un aumento dell’occupazione di 15.000 unità rispetto al primo trimestre precedente”. Dato, dicono gli esperti, “dovuto principalmente all’emersione del lavoro nero”, che ha significato “un calo della disoccupazione di 4.000 unità”. La disponibilità a lavorare è migliorata con una diminuzione delle non forze lavoro di 12.000 unità. La disoccupazione scende dal 12,4% al 11,6%. Quella giovanile si riduce di 2,7 punti in percentuale. Il Pil calabrese aumenta di un punto nel 2010. Un dato in controtendenza, recita il rapporto che si confermerà nel 2011, considerando la grave crisi internazionale che ha determinato un decremento progressivo della produzione interna in altre aree del Paese. Tuttavia il dato che la Commissione tiene sotto osservazione è il livello dei consumi troppo vicino al livello del Pil. Ciò significa che una parte importante dell’economia calabrese è sommersa e sfugge alla rete dei controlli operati dagli organismi preposti. Dall’analisi di questi dati, è scritto nel rapporto, si evince l’esistenza di un margine di crescita molto forte per la regione, se si riesce a far emergere la parte sommersa del Pil. Anche per l’erario le politiche di emersione possono essere sicuramente uno strumento per aumentare il gettito. Solo nel 2010 la Regione Calabria, tra Irpef, Irap e altri tributi, ha recuperato quasi 15 milioni di euro. L’analisi del mercato occupazionale non può prescindere da un fenomeno tanto problematico quanto controverso come quello del lavoro non regolare e sommerso, tema che interessa molti paesi sviluppati ma che è da tempo divenuto una caratteristica rilevante e purtroppo strutturale nell’economia italiana. La diffusione del sommerso nei vari comparti produttivi conferma l’alta incidenza in agricoltura, 67,2%; seguono le costruzioni, 29,3 percento; servizi domestici, 10,8%; 9,8% nel turismo, (bar ristoranti e alberghi); commercio 8 %. “Si tratta di dati positivi a dimostrazione di una strategia lungimirante messa in campo dalla Regione – ha dichiarato il presidente Scopelliti. Nel dicembre del 2000 decidemmo di istituire la commissione, con la Giunta Chiaravalloti, quando ricoprivo il ruolo di assessore regionale al lavoro. Oggi continuiamo a credere nell’importanza della lotta al sommerso attraverso l’azione concertativa della commissione”. “E’ già in commissione la proposta di legge di contrasto all’emersione ed al lavoro irregolare. Auspico che possa essere approvata all’unanimità – ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale Franco Talarico”. L’assessore al lavoro Francescantonio Stillitani ha sottolineato “l’impegno dell’assessorato a sostenere con una vera e propria azione di sistema l’emersione del lavoro irregolare al fine di garantire regolarità e legalità nel mercato del lavoro. I dati, molto positivi, ci danno comunque lo stimolo per migliorarci nel 2011”. Il presidente della Commissione Benedetto Di Iacovo nella sua relazione ha evidenziato che “questi risultati importanti in una Calabria in controtendenza sul versante del sommerso e su quello della disoccupazione sono il frutto di azioni mirato e di un attento monitoraggio da parte della commissione su questo delicato fenomeno”.
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